Sperimentazione clinica: criticità e prospettive
Il messaggio alla Tavola rotonda che si è svolta oggi alla Sala degli Atti parlamentari della biblioteca del Senato su "Sperimentazione clinica: criticità e prospettive" organizzata dalla Fondazione Magna Carta e dal MSD.
Sono relatrice del disegno di legge comunemente chiamato Lorenzin, poiché il titolo é lunghissimo, testo che prevede nell'articolo 1 l'aggiornamento della sperimentazione clinica. Il ddl é composto da ben 26 articoli, ma le priorità a mio avviso sono quelle relative al riconoscimento delle professioni sanitarie, alle norme sulla umanizzazione del parto e, appunto, sulla sperimentazione clinica. Perciò la Commissione Sanità del Senato, che ho l'onore di presiedere, ha deciso, su mia proposta, di procedere allo stralcio dei restanti articoli, che saranno esaminati in un secondo momento, in modo da sveltire l'iter legislativo sulle priorità che ho richiamato.




Il Consiglio regionale ha approvato il 4 novembre all’unanimità la mozione che ho presentato come primo firmatario per la revisione del nomenclatore tariffario per la fornitura di protesi e ausili per le persone disabili. Con questa mozione abbiamo voluto chiedere a Regione Lombardia di farsi portavoce presso il Ministro della Salute di un accorato appello per la revisione del nomenclatore per le protesi e gli ausili per disabili, revisione non più procrastinabile.
Di fronte alle inqualificabili e indecenti affermazioni espresse su facebook da Massimilla Conti, eletta in una lista di centrodestra e consigliera comunale di Motta Visconti, comune in provincia di Milano, che evoca i forni crematori per i rom, l’indignazione non è più sufficiente. Un rappresentante delle istituzioni non può permettersi di usare parole che istigano all’odio razziale e che fanno apologia di reato. La responsabilità della politica è grande e le parole sono davvero più pesanti delle pietre. Per questa ragione presenterò un’interrogazione parlamentare su questa vicenda assurda e infamante. Un conto è parlare dei problemi, altro è soffiare sul fuoco di un disagio sociale reso ancora più pesante dalla crisi economica che attraversa il Paese. Siamo al di la di ogni possibile giustificazione.