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Oggi ci sono altre priorità rispetto all'apertura dei navigli

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe SalaArticolo di Repubblica.

"Io sono molto innamorato dell'idea di riaprire i Navigli, ma oggi non ritengo saggio farlo perché ci sono altre questioni aperte sulla città: se mai mi dovessi ricandidare, so che i cittadini mi porranno la questione e dovrò trovare una risposta definitiva". Il progetto - o sogno? - della riapertura dei Navigli a Milano si allontana, nelle parole del sindaco Beppe Sala, che oggi ha incontrato a colazione i cittadini del quartiere lungo la Martesana di Milano. E' proprio da qui, dal Naviglio a Nord di Milano, che dovrebbe partire - sempre se partirà - la scopertura dei tratti di acqua coperti decenni fa.
Un progetto - che costerebbe 150 milioni nella versione 'soft' con cinque tratti per un totale di 2 chilometri, 500 nell'ipotesi di riapertura totale - di cui si parla da tempo, e su cui c'è stato anche un percorso di dibattito pubblico con i cittadini. "Quello che è successo è stato un lungo percorso di ascolto della città. Ha senso riaprire in parte o si deve riaprire tutto? I soldi si trovano? Chicago ha dato concessioni a costruire e finanziato la riqualificazione con gli oneri. Ma noi a che titolo chiediamo ai privati di entrare e finanziare? - ha ragionato il sindaco -. Sono stato a Bruxelles a parlare con la commissaria, che mi ha detto che Bruxelles c'è, ma non finanzia tutto: solo dove ci sia un sistema di mobilità e quindi se i Navigli potranno essere usati per il trasporto delle persone e delle merci. Quindi o si apre tutto o..." non ci sono i fondi europei.
Nell'incontro con i cittadini il sindaco ha affrontato anche la questione Seveso, visto che anche questa settimana si è rischiata l'esondazione della parte Nord della città. "Il 2020 sarà l'anno della verità perché dovrebbero partire sei cantieri, se non ci saranno ritardi il 2023 è realistico come anno - ha detto -. C'è da avere ancora un po' di pazienza ma finalmente c'è un percorso avviato e programmato soprattutto. Le vasche di laminazione saranno pronte nel 2023, anche se ci sono 3 ricorsi pendenti. Riteniamo di poter dire, senza fare promesse, che la questione Seveso sarà risolta nel 2023. Non prima, ma crediamo che sarà possibile".
Ma se quella è la data prevista, sperata, per una soluzione definitiva, i cittadini chiedono risposte nell'immediato: "Dobbiamo adesso rinforzare la pulizia di ogni possibile spazio di accumulo, di freno al fluire delle acque e su questo mi impegno a far sì che tra Nuir ed MM gli interventi siano più rapidi - ha ammesso il sindaco -. Vedo con molta positività quello che si è fatto ultimamente anche tra i cittadini per avvisare delle situazioni che stanno accadendo, anche queste chat e pervasività dei social possono essere utili".

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