Bene l'europeismo di Macron

Il PD e la necessità di un "pensiero nuovo"

Si apre uno scenario nuovo

Dice il deputato Piero Fassino, tra i fondatori del Pd e già sindaco di Torino, che a quaranta giorni dal voto lo scenario è cambiato.
O, meglio, “deve cambiare: le due formazioni che hanno ottenuto più voti, M5S e centrodestra, hanno tentato di trovare un accordo. Accordo che fin qui non c’è. Dunque è necessario arrivare a una conclusione. O superano le difficoltà e sono in grado di fare un governo e noi saremo all’opposizione oppure non sono grado di farlo, e allora, invece di trascinare questa situazione, logorando la credibilità del sistema politico istituzionale più di quanto non si sia già logorato, si apra uno scenario nuovo”.
Legalità scomparsa dall'agenda politica
Dopo il 4 marzo e in questa fase convulsa di trattative e di tentativi di mettere d'accordo i “vincitori delle elezioni”, colpisce molto la scomparsa da qualunque agenda del tema della lotta alla corruzione e della legalità.
Mentre si susseguono le inchieste che svelano episodi di malaffare e di malgoverno, proprio le forze che si sono definite forze di cambiamento alterative al sistema definito corrotto e distante dagli interessi dei cittadini hanno rimosso una questione importante, che costituisce un problema per la nostra democrazia e per lo sviluppo stesso del Paese come quella della corruzione.