La partita sanità si sposta alla Camera

Non tutto è come appare. E questo vale anche per la legge di Bilancio con il corredo del maxiemendamento approvato dal Senato in queste ore. Almeno per quanto riguarda la sanità. Dove il Pd promette che saranno affrontati i temi cruciali su cui Palazzo Madama non ha trovato la quadra per ovvie ragioni di numeri.
Come ha spiegato oggi Emilia De Biasi (Pd), presidente della commissione Sanità al Senato, intervenuta alla manifestazione dei sindacati medici per il lancio dello sciopero generale del 12 dicembre: «Vanno affrontati tre problemi. Il primo è quello dei contratti, il secondo è quello del personale, il terzo quello che riguarda gli Irccs, della ricerca biomedica del nostro Paese.
Presenteremo la proposta migliore

Presenteremo la proposta migliore. L’energia della Leopolda più la vocazione unitaria emersa dall’ultima conferenza programmatica dem a Napoli: Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria nazionale del Pd, intervenuto ieri a Bisceglie e Barletta per due incontri dal tema «Destinazione politiche 2018», ha indicato queste priorità per dare slancio alla corsa elettorale del Pd. Alle manifestazioni hanno preso parte anche i renziani Antonio Decaro, Ruggiero Mennea e Marco Lacarra, oltre al presidente della Regione Michele Emiliano e all’assessore Filippo Caracciolo.
Dieci anni del PD

Intervento svolto ad un incontro a Cornaredo.
Il Partito Democratico che avevamo immagino 10 anni fa sicuramente non è quello che abbiamo oggi.
Non potevamo immaginare che saremmo arrivati a questo punto prima della crisi, quando ancora la globalizzazione non aveva prodotto gli effetti negativi che poi ha portato. Lo scenario che abbiamo dovuto affrontare è molto diverso da quello che c’era allora: non c’erano i populismi, non c’era il Movimento Cinque Stelle; lo stesso centrodestra era molto diverso da quello attuale, fortemente a trazione leghista e che sta diventando capace di intercettare le spinte populiste che purtroppo si stanno manifestando in tutta Europa.
Cresce l'Italia del rancore, la paura è il declassamento sociale
