Il mercato globale, i territori e la voglia di autonomia

"Omaggio alla Catalogna" scriveva George Orwell. Dovrei essere contento, ancorato come sono al territorio con il racconto e le riflessioni ed il continuo ricordare agli attori economici e politici-istituzionali, in tempi di reti hard e soft, di volgere lo sguardo verso il basso, non solo a guardare ai flussi ma al loro impatto ed effetto nei luoghi, nelle città, nel contado, nelle smart land della provincia e nelle regioni. Eppure c’è sempre qualcosa che mi fa preoccupato, che mi rimanda alla crisi delle forme di convivenza, quando il territorio vola nel cielo della politica saldandosi al nodo dell’identità. Convinto come sono che l’identità, anche se densa di storia, come nel caso della Catalogna, va ricercata più nella relazione che nel rinserramento.
Da Speranza una disponibilità che va colta

Referendum autonomia: in ritardo i risultati

Il sito internet della Regione si è fermato in nottata all'avviso in cui si segnalavano "criticità tecniche nella fase di riversamento dei dati delle voting machine". [Fonte: Il Giorno].
Avrò le coperture dall’Europa

Ancora una volta la testa di Matteo Renzi torna a fermarsi sulla mozione sulla Banca d’Italia. «E tutto così sorprendente, così incredibile, così assurdo. Con una parola sola direi così surreale». Si ferma su ogni aggettivo il segretario. Come se volesse far risaltare la distanza tra il Palazzo e il Paese. «Giro l’Italia e non c’è stata una persona che mi abbia chiesto chiarimenti sulla mozione, ma dei problemi reali della gente. E invece si guarda sempre il dito e mai la luna». Sottovoce ripete due parole: Palazzo e Paese.