I dieci anni del Partito Democratico

Gli anniversari, quando non sono un rito, sono essenzialmente un pretesto per parlare d’altro, giacché generalmente il giudizio sul passato viene filtrato con gli occhi dell’oggi, e chi ha interessi politici specifici ha la tendenza, anche comprensibile, a riscrivere la storia basandosi sulle esigenze del presente. Così, il dibattito sul Partito Democratico a dieci anni dalla sua nascita ufficiale con le elezioni cosiddette “primarie” (ossia aperte al pubblico e non solo agli aderenti al partito) svoltesi nell’ottobre 2007 che portarono al trionfo di Walter Veltroni, è in realtà uno dei tanti aspetti dell’eterna campagna elettorale in cui il nostro Paese è immerso, e i giudizi sulle vicende di due lustri fa sono piegate sulle esigenze dell’oggi, con un occhio al domani e al dopodomani.
Coalizione ampia senza veti

Il PD si candida a continuare la stagione di riforme iniziata

Abbiamo di fronte alcuni passaggi molto importanti.
Ci avviamo, infatti, verso le elezioni.
Alla Camera dei Deputati è stata approvata una nuova legge elettorale e al Senato contiamo di approvarla definitivamente nelle prossime settimane.
Si tratta di una legge elettorale importante. Non è certamente la legge che avremmo voluto: all’Italia servirebbe una legge elettorale in grado di garantire ai cittadini la possibilità di scegliere chi governa e di mettere chi vince le elezioni nelle condizioni di poter governare per una legislatura.
Non potevamo permetterci un altro buco nell'acqua sulla legge elettorale
