La finanza fa rotta su Milano

Le 3.600 imprese a proprietà estera attive a Milano generano un fatturato di 167,6 miliardi di euro (il 30% del totale generato dalle società estere presenti in Italia) e danno lavoro a 280mila persone.
Sono i numeri della banca dati Reprint (un progetto Ice-R&P-Politecnico di Milano) contenuti nel «Dossier Ema» che il Comune di Milano ha presentato a fine luglio a Bruxelles, per spingere la candidatura del capoluogo lombardo a ospitare la sede dell’Agenzia europea del farmaco. Una partita difficile (sono ben 19 le città che ambiscono a questo “trofeo”) ma cruciale per la città, per consolidare quell’ondata di trasformazione in metropoli moderna e internazionale che, avviato già da alcuni anni, ha trovato in Expo 2015 un acceleratore decisivo.
Più spazio per aiutare i giovani

A proposito della Consob a Milano

Beppe Sala ci riprova e a lui va tutto il mio sostegno così come quello di gran parte della comunità finanziaria milanese: portare a Milano tutte le attività dell'autorità di vigilanza sulla Borsa per rafforzare il ruolo della città come piazza finanziaria internazionale. La prima volta è accaduto durante la campagna elettorale in occasione dell'incontro con Assosim, l'associazione degli intermediari finanziari, dove il futuro sindaco riconobbe apertamente il ruolo del mercato dei capitali come motore della crescita della città.
In arrivo sgravi per i neoassunti e più risorse contro povertà

"Il fatto che il Pil cresca a velocità superiore al previsto è un ulteriore vantaggio, ma questo non significa che i nostri problemi siano risolti e che la manovra di bilancio sarà facile, perché non lo sarà.