Milano

Milano, il sindaco Sala parte a spron battuto: "Martedì a Roma per il Recovery. E mercoledì la prima giunta"

Il sindaco: "Ecco la mia giunta, il Pd forse è sottorappresentato, ma mi pare equilibrata". Scavuzzo vicesindaca, Granelli alla sicurezza
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Per sé, questa volta, non terrà deleghe. Ma Beppe Sala si occuperà personalmente del Recovery che considera lo strumento principale per ridisegnare la Milano del 2026. E, proprio per questo, martedì sarà già a Roma per cominciare a fare "il giro dei ministeri". Perché, dice, "conto moltissimo sul Pnrr e conto nella velocità nell'assegnazione di questi fondi. La prima cosa da fare da adesso a Natale è fare chiarezza su che cosa potrà rappresentare il Pnrr per Milano in cinque anni". Poi, mercoledì, il sindaco convocherà la prima riunione con i suoi nuovi assessori "per partire a spron battuto". Una squadra "giovane, con qualche senior", che è stata formata in cinque giorni. E che definisce come una "giunta equilibrata". E non solo perché, spiega, "abbiamo rispettato, come promesso, un perfetto equilibrio di genere". Ma anche perché "c'è equilibrio tra le forze politiche a mio sostegno".

 

 

 

"Velocità" è lo slogan del Sala bis

Vuole correre Sala. Ed è quello che ha fatto per la giunta: "Volevo fare in fretta perché sono conscio della delicatezza del momento e non potevamo perdere un minuto". E qui si ritorna all'identikit della sua squadra per il bis: 12 assessori, sei uomini e sei donne, due under 30 e due tecnici. Dal punto di vista del peso interno dei partiti, invece, sei ingressi arrivano dal Pd, due dalla civica del sindaco, un Riformista, una rappresentante dei Verdi. Il sindaco ha annunciato anche la nascita, all'interno del Comune di Milano, di un board dedicato all'innovazione tecnologica che riunisca una serie di esperti: "Lo costruiremo molto rapidamente e sarà un organismo a mio diretto riporto. Lo faremo cercando di metterci persone di qualità perché se riuscissimo, e penso riusciremo,  a fare qualcosa di buono da questo punto di vista potrebbe esserci un grande riverbero a livello nazionale".

 

 

"Chiedo alla Regione di trovare una formula giusta sulle case popolari"


Ripartiamo proprio dal Pd, con cui nei giorni scorsi ci sono state fibrillazioni a cominciare dal caso di Mister preferenze, Pierfrancesco Maran. Alla fine, ha lasciato l'Urbanistica e, in questo mandato, si occuperà della Casa e, nell'ottica della città a 15 minuti, dello sviluppo del Piano quartieri, ovvero di tutti quegli interventi che dovranno far calare i servizi in modo diffuso in città. Proprio il fronte delle case popolari è considerato strategico. Con un obiettivo che Sala ribadisce: "Chiedo alla Regione di trovare una formula giusta sulle case popolari. A tal proposito, i fondi Pnrr saranno una  grande opportunità sull'edilizia popolare". Il sogno: far nascere una nuova società che gestisca in modo unitario tutti gli appartamenti, sia quelli in cui vivano gli inquilini del Comune, sia quelli di Regione guidati da Aler.

L'Urbanistica uno dei nodi principali da sciogliere

Proprio l'Urbanistica è stata uno dei principali nodi da sciogliere. L'assessorato adesso è diventato quello alla Rigenerazione Urbana e la scelta di chi lo guiderà, fatta da Sala, è caduta su un tecnico: si chiama Giancarlo Tancredi ed è un dirigente del Comune: "Dobbiamo stimolare gli investimenti riducendo del 4% la superficie urbanizzata. Lo si può fare solo se si è rapidi nelle risposte. Per questo ho voluto qualcuno che conoscesse già la macchina del Comune e sapesse come migliorarla".

La volontà, come ha spiegato più volte lo stesso Sala, di giocare con la Regione un'altra partita importante è evidente nella dicitura di un altro assessorato di peso. L’ex presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolè (Pd) si occuperà di Welfare e Salute, in chiave di sanità di territorio. E qui, la sfida con Palazzo Lombardia si consuma attorno alla declinazione nei quartieri delle case di comunità destinate ad accogliere i  servizi socio-sanitari.   

La vice è ancora Anna Scavuzzo

La vice è ancora Anna Scavuzzo, che non si occuperà più di Sicurezza e tornerà a seguire l'istruzione. L'erede di Roberto Tasca al Bilancio, invece, è Emmanuel Conte, il capolista della lista del sindaco ed ex presidente proprio della commissione Bilancio. Anche per lui una sfida: mantenere i conti in equilibrio senza tagliare i servizi e "usare al meglio tutti i beni demaniali". 

E poi la Cultura, con uno "straniero" che, in realtà, è uno di casa a queste latitudini: Tommaso Sacchi infatti, arriva da Firenze, dove svolge lo stesso ruolo nella giunta di Dario Nardella (i due tra l'altro in queste ore sono insieme in missione all'Expo di Dubai), ma è milanese e all'assessorato alla Cultura aveva già lavorato ai tempi di Stefano Boeri. A lui, Sala ha chiesto di interpretare il ruolo con un duplice intento: "Milano è una città internazionale, ma mi aspetto anche che si dedichi molto alla cultura nei quartieri". 

Le due under 30: Martina Riva e Gaia Romani

Le due under 30 sono, la seconda capolista di Sala, Martina Riva, che a 28 anni diventa assessora a Giovani, Sport e Turismo e la dem Gaia Romani, che di anni ne ha 25 e si occuperà dei Servizi civici. L'Ambiente e il verde vengono affidati alla verde Elena Grandi a cui, ha spiegato il sindaco, "chiedo di lavorare con decisione, dobbiamo fare un passo avanti rispetto alla trasformazione ecologica". Per i Riformisti la renziana Alessia Cappello ha vinto il derby interno con Giulia Pastorella di Azione: alla coordinatrice milanese di Italia Viva, Sala ha affidato il Lavoro e lo sviluppo economico.

Le sorprese dell'ultimo minuto: Granelli alla Sicurezza

Non sono mancate le sorprese dell’ultimo minuto: l’ex assessore alla Mobilità Marco Granelli riesce a spuntarla e rientra in squadra come responsabile della Sicurezza, una delega che aveva avuto con Giuliano Pisapia. E che, questa volta, sarà ancora più delicata: "Perchè i dati ci dicono che la criminalità è in diminuzione, ma siamo usciti tutti un po' agitati dalla pandemia. Ho molti stimoli dai cittadini, soprattutto per la notte". Sarà dunque Granelli che dovrà aiutare il sindaco a mantenere la promessa di assumere 500 vigili, cercando di garantire ordine la sera. Anche se, dice Sala, "non sarà un sindaco della notte", come avevano proposto i Radicali. Ancora in casa Pd, Arianna Censi diventa assessora alla Mobilità.

"Il Pd oggi sottorappresentato"

E il rapporto con il Pd che, forte del 33 per cento conquistato nelle urne, ha difeso non solo il suo 'campione' di preferenze, Maran, ma anche la giusta rappresentanza? "Avevo chiesto al Pd una lista di nomi non chiusi - spiega Sala - Non ho ritenuto di privarmi della capacità di Granelli e Maran, ma è stata solo una scelta mia. Nello scorso mandato l'accusa era stata di aver fatto un monocolore Pd, oggi forse il Partito democratico è anche sottorappresentato rispetto al risultato che è stato significativo".