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Un medico per Rogoredo

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo Borghetti
Articolo pubblicato dalla rivista Cooperazione & Solidarietà

Nello scorso mese di ottobre si è interrotta l’attività di medico di base del Dottor Benedetti a Rogoredo. Su interessamento dei residenti, in qualità di consigliere regionale componente della Commissione Sanità della Regione Lombardia, mi sono subito attivato con loro affinché questa situazione non abbia a costringere i pazienti rimasti senza medico a dover scegliere un altro medico fuori zona, soprattutto nel rispetto dei pazienti più anziani, che sono pure i pazienti più frequentemente bisognosi di recarsi dal medico di medicina generale.
La ATS (ex Asl) è l’ente competente per l’individuazione e l’insediamento dei medici di medicina generale da incaricare sul territorio, ed è un ente che dipende da Regione Lombardia: per questo motivo ho chiesto alla ATS Metropolitana di Milano di provvedere al più presto tramite bando pubblico alla individuazione di un nuovo medico di medicina generale che possa prendere il posto del Dottor Benedetti, avendo verificato l’impossibilità di continuare a tenere aperto il suo studio da parte della dottoressa che nell’ultimo periodo lo aveva sostituito. L’ATS non aveva fino a quel momento previsto di inserire nel prossimo bando di reclutamento dei medici il quartiere di Rogoredo come “ambito carente” in cui rimettere un nuovo medico, ma la sollecitazione del territorio -che ha raccolto in un lampo quasi 1000 firme- di cui mi sono fatto portavoce, ha indotto l’ATS a inserire Rogoredo tra i cosiddetti “ambiti carenti”, e Rogoredo potrà essere scelto dai medici di medicina generale in graduatoria come zona in cui aprire uno studio. Dopo il bando, dunque -che dovrebbe essere emesso nel prossimo mese di marzo- si potrà avere un nuovo medico a Rogoredo! Nel frattempo, fino allo svolgimento del bando, la ATS ha comunque individuato per Rogoredo un medico “provvisorio temporaneo” che riceve nella struttura ATS, Poliambulatorio, di via Monte Palombino 4. Purtroppo, però, i pazienti del Dottor Benedetti che avevano scelto nei giorni precedenti un altro medico con studio in altre zone non potranno “tornare indietro” e mettersi col medico “provvisorio” (e questa è una procedura da rivedere!) ma potranno scegliere poi il medico nuovo che potrebbe insediarsi a Rogoredo dopo il bando previsto a marzo. Il condizionale è d’obbligo perché bisognerà comunque aspettare l’espletamento del bando per avere la certezza che tra i medici in graduatoria qualcuno aprirà lo studio a Rogoredo. Questa vicenda è, ancora una volta, la dimostrazione di quanto sia grave e delicato il problema della carenza di medici di medicina generale. Regione Lombardia dovrebbe intervenire in modo più efficace su vari fronti: non è possibile che i pazienti sappiano all’ultimo momento che il loro medico sta per chiudere lo studio; l’eventuale individuazione di un medico provvisorio deve essere segnalata ai pazienti per tempo, in modo che questi possano scegliere il medico provvisorio prima di andare altrove per trovarne uno disponibile… Ma soprattutto servono misure e politiche per rilanciare la medicina di base sul territorio, ad esempio individuando un poliambulatorio in ogni zona, che veda anche la presenza degli specialisti oltre che dei medici di medicina generale. Per quanto mi riguarda continuerò a seguire da vicino la procedura dell’ATS affinché nessuno sia costretto a recarsi fuori Rogoredo per le cure del medico di base.

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