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Non si arresta il consumo di suolo

Scritto da Chiara Braga.

Chiara BragaIntervento di Chiara Braga.

Purtroppo non si arresta il consumo di suolo in Italia. I dati ISPRA presentati oggi lanciano l’allarme nazionale: 57 km2 (57 milioni di metri quadrati), 2 metri quadrati al secondo persi nel 2019.
Negli ultimi venticinque anni è scomparso un quarto della terra coltivata. Continuare a perdere terreno vergine, anche a fronte di un calo demografico drammatico e confermato di recente dall’ISTAT, significa non solo perdere la bellezza del nostro paesaggio ma rendere il nostro territorio più insicuro, con l’aumento legato al rischio idrogeologico e la perdita di suolo agricolo.
Oggi le priorità sono quelle di combattere il cambiamento climatico, puntare su un modello di sviluppo sostenibile e coerente con le risorse messe in campo dal Recovery Fund, investire su rigenerazione urbana, bonifica e recupero dei suoli compromessi.
Per questo, insieme all’impegno positivo del sottosegretario Morassut sull’inserimento di norme urbanistiche nel Collegato ambientale, mi auguro che il Senato riprenda e concluda al più presto l’iter, fermo ormai da troppo tempo nelle Commissioni competenti, per dare finalmente al nostro Paese una legge nazionale sul al consumo di suolo.

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