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Afghanistan

Scritto da Marina Berlinghieri.

Marina BerlinghieriIntervento di Marina Berlinghieri.

L’inesorabile avanzata delle milizie talebane sul territorio Afgano ha ormai portato alla caduta del governo Ghani. Con questo attacco al potere i Talebani arrestano e di fatto cancellano il tentativo di un Afganistan diverso, più democratico, più connesso con l’Europa e l’occidente, più attento ai diritti della donna e alla libertà di espressione. Sono proprio le donne afgane che pagheranno il prezzo più alto, relegate ai margini di una società dalla forte componente islamista radicale, con la reintroduzione della Sharia, il Burka, il divieto di andare a scuola, la lapidazione per le presunte adultere e una serie inquietante di scelte antidemocratiche.
Il potere riconquistato con la forza dai Talebani significa, di fatto, il ritorno ad un Afghanistan pre-intervento militare americano.
Un’operazione militare che risale ormai a 20 anni fa, poco dopo il terribile undici settembre, che rovesciò il regime dei Talebani, senza tuttavia sconfiggerli del tutto, permettendo loro di ricostruire pazientemente le milizie in attesa del momento giusto per colpire.
Attacco che arriva in questi mesi, dopo la scelta compiuta dagli Stati Uniti di abbandonare il paese, apparsa fin da subito decisione discutibile e assai rischiosa.
Ora la comunità internazionale deve interrogarsi sulle modalità più corrette e intelligenti di affrontare la crisi afgana, ben sapendo che nessuna mossa a breve respiro potrà dare sollievo e speranza ad un popolo tornato drammaticamente sotto il controllo di un spietato radicalismo; e ben sapendo che nei prossimi anni, proprio in Afganistan, rischia di giocarsi una partita geopolitica delicatissima tra Iran, Cina e Pakistan, per citare le principali potenze confinanti, e che vede al centro i rapporti economico-politici tra l’Oriente e il resto del mondo.

Per seguire l'attività di Marina Berlinghieri: sito web

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