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Il Decreto Semplificazioni

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli in Commissione Antimafia durante l'audizione del Procuratore generale della Cassazione, Giovanni Salvi (video).

Le cose che ha detto in audizione in Commissione Antimafia il Procuratore generale della Cassazione, Giovanni Salvi, sono molto importanti. Innanzitutto, il Procuratore ha ribadito con forza non solo il fatto che l’allarme che ha lanciato sui rischi che la crisi apra spazi alle mafie sia giusto ma è anche importante che questo allarme coincida con il tentativo di mettere in campo risorse e strumenti per contrastare le mafie e questa è la ricerca che deve fare la Commissione Antimafia. Il contributo del Procuratore Salvi, quindi, è molto importante.
Il senatore Grasso si accorgerà che le indiscrezioni che ha avuto sono assolutamente non veritiere, nel senso che la parte che riguarda i controlli antimafia nel Decreto Semplificazioni è cogente e fa tutt’altro che eliminare i controlli antimafia non solo sugli appalti ma anche sulle società e chi riceve i finanziamenti previsti per il covid, per cui c’è un tema anche di estensione significativa dell’utilizzo delle banche dati. Credo, quindi, che non ci siano rischi.
Un tema che vorrei approfondire con il Procuratore riguarda la tracciabilità finanziaria, che mi pare fondamentale dentro i ragionamenti fatti in audizione.
Recentemente sono entrate in vigore due norme importanti: una estende ulteriormente gli incentivi all’utilizzo dei pagamenti elettronici, obbliga gli studi professionali ad accettare i pagamenti elettronici, mentre l’altra norma riguarda il tetto al contante, su cui c’è molta polemica.
Io penso che queste due norme siano importanti, forse quella sul tetto del contante è ancora insufficiente, anche se nel 2023 si arriverà al tetto di 1000 euro.
Avere dal Procuratore un ritorno per capire quanto sia importante la tracciabilità e, quindi, queste misure non soltanto per la lotta all’evasione fiscale ma anche per la lotta al riciclaggio del denaro e, dunque, la possibilità di verificare la provenienza del denaro, è importante.
Il tema che poneva il senatore Grasso sta dentro un equilibrio difficile che, però, bisogna trovare e credo che sia la sfida del Decreto Semplificazioni. Dobbiamo, cioè, trovare un equilibrio tra garanzie di legalità e la possibilità di velocizzare i procedimenti amministrativi.
Su questo a me piacerebbe capire se ci sono idee e proposte che il Procuratore ha maturato nella sua esperienza. Il reato di abuso d’ufficio così com’è è un problema perché migliaia di persone messe al registro degli indagati e poche decine di condanne in questi anni fanno di quel reato messo così un disincentivo a firmare gli atti della Pubblica Amministrazione senza avere poi effetti reali su chi davvero delinque.
Sono d’accordo sul fatto che sia sbagliato abolire il reato di abuso d’ufficio ma credo che sia utile e necessario cambiarlo.
Penso anche che sarei d’accordo e mi pare che si stia lavorando in questo senso, sulla reintroduzione di organismi simili al CORECO, che siano punti di riferimento per le centrali appaltati, che purtroppo non siamo in tempo a riqualificare, visto che abbiamo bisogno di dare una risposta economica subito, ma che andrebbero riqualificate. Anche questo potrebbe essere un ulteriore passaggio di garanzia di legalità e anche di dare la possibilità agli amministratori e a chi opera e deve assumere le decisioni di assumerle con un po’ più di tranquillità rispetto ad adesso.
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