Archiviata la questione del carattere elitario del progressismo statunitense

Intervento di Lorenzo Gaiani.

Il ticket Biden - Harris sfiora ormai I 75 milioni di voti popolari a livello nazionale: questo mi pare archivi definitivamente la noiosa questione del carattere elitario del progressismo statunitense, soprattutto alla luce del fatto che anche Hillary Clinton quattro anni fa vinse nettamente il voto popolare complessivo.
È dubbio che gli elettori di allora e di oggi fossero tutti star di Hollywood, professori universitari, miliardari di sinistra (ma quanti sono? Esistono davvero?) ed editorialisti del Nyt o del Washington Post.
Il popolo democratico è popolo quanto quello repubblicano, e questa è una lezione che vale a tutte le latitudini.
Certo, la disaffezione alla politica tradizionale è un dato di fatto, così come lo è il diffondersi di teorie populiste che spesso sono anche aggressivamente nazionaliste, razziste, sessiste. Il rovescio della medaglia del populismo è però l'incompetenza a governare che viene sostituita da una propaganda tossica.
Il compito dei democratici e dei progressisti, a tutte le latitudini, è quello di smontare questa narrazione delirante con la coerenza del programma politico, la vicinanza alla quotidianità delle persone e la limpidita' dei comportamenti. Altra strada non c'è.
Go, Joe, go!