Il Design dovrà caratterizzare le città del futuro per bellezza e qualità

Su Il Sole24 Ore il mio intervento all’incontro con designer, produttori e autorità alla presentazione della Giornata del Design italiano nel mondo:
Il titolo che avete dato a questa giornata “Il design e la città del futuro. Qualità della vita e nuove frontiere dell’abitare” è particolarmente interessante, perché siamo di fronte alla necessità di un cambio di paradigma per dare una risposta adeguata alle domande dell’oggi, che riguardano i grandi temi della sostenibilità, del consumo responsabile, del risparmio energetico, ma anche della bellezza e della qualità del costruire e dell’abitare.
Subito un’alternativa credibile

Per non parlare subito del Pd: onorevole Paolo Gentiloni, è vero che con la Cina ha cominciato tutto lei, come ricordano sempre gli esponenti del governo?
«Avere intense relazioni commerciali, economiche e diplomatiche con la Cina non solo è giusto, ma doveroso. Altro conto è il rischio di fughe in avanti in un momento in cui già il governo italiano appare isolato e inaffidabile a molti dei suoi alleati storici».
«Avere intense relazioni commerciali, economiche e diplomatiche con la Cina non solo è giusto, ma doveroso. Altro conto è il rischio di fughe in avanti in un momento in cui già il governo italiano appare isolato e inaffidabile a molti dei suoi alleati storici».
Lei dice che ora il Pd deve sfidare Salvini. Una «mission impossible»?
Il PD ora è inclusivo

L'onda verde che può cambiare il mondo

Un messaggio potente, che scuote le coscienze, perché viene da quella generazione che per prima si rende conto di pagare sulla propria pelle gli effetti di un modello di sviluppo insostenibile e insieme l’ultima davvero in grado di invertire la rotta.
Sapendo che non c’è più tempo: l’Accordo di Parigi sul clima deve essere attuato, anche se siamo già in ritardo e dobbiamo fare i conti con la frenata dell’America di Trump e con la resistenza di tanti Paesi, anche europei, a guida sovranista, che ne rallentano il cammino.