Milano Città Aperta

Era la città di origine del forzaleghismo, dal 1993 con l’elezione a sindaco di Marco Formentini, il capogruppo alla Camera della Lega padana di Umberto Bossi, a Gabriele Albertini e Letizia Moratti, la città in cui Matteo Salvini si è fatto le ossa, in quasi venti anni da consigliere comunale di maggioranza. E oggi invece, in tempi di calvinismo egemonico, Milano è sempre capitale morale, sempre più lontana dalla Roma amministrata dal Movimento 5 Stelle e dal resto del Paese, punto di riferimento dell’altra Italia.
Da Genova a Lodi, non voltiamoci dall'altra parte

Quest’ultimo punto è emerso in maniera molto netta nel corso delle audizioni svolte questa settimana dalle Commissioni parlamentari: tutti i soggetti che abbiamo sentito - dal Sindaco e Commissario Bucci al Presidente della Regione Toti, dai rappresentanti delle imprese, dei lavoratori e del porto di Genova al Presidente dell’Autorità Anticorruzione Cantone - hanno chiaramente detto che il decreto non funziona.
Quelle parole nere che non devono tornare

La sua lettera aperta aveva un titolo: “L'Antifascismo, un valore irrinunciabile”, dove la “A” era maiuscola, per ricordare che l'Antifascismo è il valore su cui è fondata la nostra Repubblica, il principio che guida la nostra Legge più alta, la Costituzione, e che in esso si riconosce la nostra Patria.
Piazza Grande

A Piazza Grande è stato il giorno del discorso conclusivo per Nicola Zingaretti (video dell'intervento - sintesi del discorso). Nell'ex Dogana di Roma il governatore del Lazio ha pronunciato l'intervento che lancia ufficialmente la sua candidatura. "Manderemo a casa questo governo", ha detto galvanizzando i suoi. Se ieri Zingaretti aveva soprattutto preso le distanze dal renzismo, oggi ha disegnato lo scenario di un'alternativa per il Paese. Ma è stato anche il giorno di Paolo Gentiloni (video dell'intervento), l'ex premier che non ha dato un endorsement esplicito a Zingaretti ma con la sua presenza ha lanciato un segnale chiaro in vista delle primarie.