Candidatura italiana ai Giochi del 2026

«Noi pensiamo che la candidatura di Milano sia fortissima poi se si trova la formula giusta non abbiamo nulla in contrario». È ottimista il sindaco Giuseppe Sala al termine dell’incontro con il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sulla candidatura italiana ai Giochi del 2026 per la quale sono in corsa oltre al capoluogo lombardo anche Cortina e Torino.
«Ovviamente - consituna nel suo ragionamento il sindaco - ho chiesto che vengano valorizzati i nostri punti di forza. Vediamo ora come la pensano gli altri, certamente noi non abbiamo chiuso ad ipotesi di collaborazione con nessuno se dovesse venire fuori una soluzione italiana deve però accontentare tutte e tre le città. Con Milano capofila? Credo proprio di sì» ha spiegato Sala.
La democrazia non democratica

La piattaforma Rousseau è uno strumento di controllo, tutti i risultati di elezioni e referendum tra gli iscritti al Movimento sono poi passati al vaglio dei Casaleggio, che hanno assunto le vere e definitive decisioni.
L'unica via è la Politica

La storia siamo noi, con i nostri errori e le nostre possibilità; se non credi di avere responsabilità puoi smettere di fare politica.
Per noi, per chi si impegna in prima persona nella “polis”, la soluzione, che ci affanniamo a cercare, è a portata di mano: la Politica.
Quella distanza che c'è tra le parole e i fatti

Come era prevedibile, anche il passaggio in Aula non ha portato a nessuna apertura della maggioranza alle tante proposte migliorative presentate dal PD sul Decreto Terremoto rispetto al testo licenziato dal Senato; chiusura totale su alleggerimento delle tasse, sostegno alla ripresa economica, miglioramento delle procedure per la ricostruzione dei territori del Centro Italia colpiti dal sisma di due anni fa.