Opposizione, dura, senza sconti

Noi sappiamo cosa fare. Opposizione, dura, senza sconti, corretta. In Parlamento. E poi essere nel Paese, nelle città, nei territori, nei luoghi di lavoro, nei luoghi dove non c’è il lavoro, dove il lavoro si crea, e dove si perde, dove c’è speranza e dove si è persa, dentro i nostri circoli ma soprattutto fuori, dove serve riconnettere e ricostruire il nostro partito e il nostro ruolo, ripensando alla definizione del nostro campo, alla sua organizzazione, al suo allargamento, ascoltando e producendo idee nuove.
Passaggio per eleggere i Presidenti poco trasparente
Un Governo M5S-Lega sarebbe la presa d’atto di un risultato elettorale e la conferma del fatto che gli elettori hanno deciso che il posto del PD è all’opposizione, come abbiamo sempre detto.
Il passaggio parlamentare per la scelta delle Presidenze delle Camere, però, è stato poco edificante e ha ricordato molto la Prima Repubblica.
È stata una discussione esclusiva tra centrodestra e M5S, costruita su un accordo poco trasparente, poco decifrabile e fatto con un percorso di candidature finte.
Il M5S è sceso in Terra
Il M5S è sceso in Terra, ha sempre contestato gli inciuci e ne ha fatto uno. Io li ho sempre chiamati accordi loro no.
Adesso affermano di avere fatto un accordo con il centrodestra. Non riescono a dire Berlusconi, non hanno votato un condannato come Romani ma hanno votato e applaudito la nuova Presidente Casellati che davvero, non è una bufala quando era al Governo con il Cavaliere Presidente ha fatto assumere la figlia nella segreteria del Ministro.
Berlusconiana di ferro, ma questo può anche non essere il peggior difetto politico.
Partite a Poker

Ma ora voglio tornare nell’alveo del ragionamento politico. Era il 5 dicembre 2016 (duezerosedici) quando per la prima volta, in risposta ad un’intervista di Mentana a Mario Sechi, ho ragionato su un’ipotesi di accordo politico tra la Lega e il M5S. Molti, soprattutto grillini, illo tempore mi hanno riso in faccia dicendo che tale ipotesi rientrava a pieno titolo nella fantapolitica.
E mo’? Detesto aver ragione. Ringrazio Mario Sechi.
Ma non è il punto della giornata di oggi, che per chi respira politica come il sottoscritto lascia quantomeno perplesso.