Stampa

Con Zingaretti per ripartire dai bisogni delle persone

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Intervento svolto a Novate Milanese (video).

Voglio ringraziare chi ha organizzato i tanti incontri che si stanno facendo a sostegno di Nicola Zingaretti perché sono importanti, innanzitutto perché con queste iniziative si dà l’idea di che partito abbiamo in mente, cioè un partito che ricomincia ad ascoltare le competenze, i territori, l’associazionismo; che sia inclusivo e che si voglia aprire e confrontarsi nel merito dei temi. È un partito che va ricostruito perché, negli ultimi anni, il tema dell’ascolto, dell’inclusione e dell’apertura del partito l’abbiamo messo un po’ troppo ai margini e questo l’abbiamo pagato.
Stampa

Servono prese per caricare i cellulari al Pronto soccorso

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo Borghetti I cellulari devono poter essere ricaricati anche nei Pronto soccorso. Lo chiede il Pd in Lombardia con una specifica interrogazione all’assessore regionale alla sanità, Giulio Gallera. La giunta Fontana, in particolare, viene sollecitata a installare nelle sale d’aspetto di tutti i Pronto soccorso lombardi le colonnine ricarica batteria per telefoni cellulari. Spiega il vicepresidente del Consiglio Regionale, il dem Carlo Borghetti: “Le attese in Pronto soccorso si protraggono spesso per ore, per i famigliari avere quindi un cellulare in piena carica di batteria diventa fondamentale per poter ricevere e dare informazioni, rimanendo vicino ai propri cari”.
Stampa

Non rubiamo il passato ai ragazzi

Scritto da Liliana Segre.

Liliana Segre
Articolo di Repubblica.

"Un esame di maturità senza la storia mi fa paura. Per questo chiederò al ministro Bussetti di ripensarci". A Liliana Segre proprio non va giù. Da quattro mesi dà battaglia per sapere come sia stato possibile che il Miur abbia soppresso la traccia storica dalla prima prova scritta della maturità. Si è anche fatta promotrice di un "affare assegnato" che in linguaggio tecnico vuol dire promuovere una piccola indagine - in questo caso affidata alla Commissione Cultura del Senato - per sapere da che cosa sia nata la decisione del ministero di cancellare la traccia storica. I lavori parlamentari non sono ancora cominciati. "E ora da cittadina ho chiesto un incontro con il ministro".
Stampa

Sul codice appalti il Ministro è in malafede

Scritto da Chiara Braga.

Chiara BragaIl ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha perso una nuova occasione per tacere. Questa volta, a dire il vero, non sa neanche di cosa parla. Si nasconde dietro il Codice degli appalti per nascondere incapacità e malafede.
Basta ricordarsi quali erano le proposte M5s nella scorsa legislatura, proprio durante la discussione sul Codice degli appalti: chiedevano sempre di più, ogni giorno alzavano l’asticella, e le regole sulla trasparenza per lo non erano mai sufficienti.
Adesso invece, ai tempi del ‘governo del cambiamento in peggio’ viene cancellato addirittura l’obbligo di gara e il rispetto delle norme antimafia.
Non solo bloccano il Paese, ma rischiano di farci tornare indietro di anni.