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Chi può frenare Salvini (ma lascia campo libero)

Scritto da Luigi Ferrarella.

Luigi Ferrarella
Articolo di Luigi Ferrarella pubblicato dal Corriere della Sera.

Il Consiglio dei ministri sostituito da un solo politico che su Facebook ne sequestra le determinazioni, persone private della libertà senza base legale e soltanto su imposizione di un vicepremier anche ai suoi gregari alleati, e «strappi» istituzionali continuamente allargati a forza di scavalcare il premier, sbeffeggiare il presidente della Camera, sfidare il capo dello Stato, minacciare i magistrati, insultare gli avversari: il problema ormai non è più Matteo Salvini, è chi non tira una riga sotto le ribalderie del ministro dell’Interno.
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Salvini e la nave Diciotti

Scritto da Alessandro Del Corno.

Alessandro Del Corno La vicenda della Nave Diciotti, probabilmente si esaurirà al netto delle vicende umanitarie, verificate e legali da verificare, in un nulla di fatto rispetto all'equa redistribuzione in una cornice di Unione Europea, come invece il governo Conte, aveva enfatizzato e sbandierato, dopo l'ultimo Consiglio europeo in termini di risoluzione positiva di tale grave problema.
Le ultime notizie, sono che alcuni Paesi, fuori dall'Unione e la Chiesa italiana, sarebbero disponibili ad accogliere una parte dei passeggeri della Diciotti.
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La Chiesa non resta a guardare

Scritto da Gualtiero Bassetti.

Gualtiero Bassetti
Intervista di Avvenire.

Il cellulare del cardinale Gualtiero Bassetti squilla in continuazione da almeno due giorni. Ossia, da quando la Chiesa italiana ha annunciato di accogliere cento dei 177 profughi bloccati nella nave Diciotti ancorata nel porto di Catania. «Mi stanno chiamando molti vescovi della Penisola – racconta il presidente della Cei –. Mi manifestano la loro disponibilità ad aprire le porte delle diocesi a cinque, dieci, venti o trenta migranti della Diciotti. È una mobilitazione che mi commuove. E dimostra l’attenzione non solo dei pastori ma anche di molta nostra gente che frequenta ogni giorno le parrocchie verso gli ultimi, i dimenticati».
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L’orientamento della nostra navigazione

Scritto da Ignazio Ravasi.

Ignazio Ravasi In piazza subito, Perché? Incomprensibile, aver in questi ultimi anni, tirato fuori l’Italia dalle sabbie mobili e ora presentarci quasi con il cappello in mano…a chiedere scusa. Sono bastati pochi mesi di governo elettorale, sempre conditi di mistificazioni, falsità, banalità (che certo incontrano il consenso, se nessuno li contrasta con gli argomenti e le battaglie appropriate) per farci perdere l’orientamento della nostra navigazione. Non si può guidare una nave in mezzo alle onde senza una bussola che eviti di portarci fuori rotta. Tra l’altro gli argomenti di questo governo sono veramente facili da contrastare. Guardiamo ai fatti non agli umori delle pance (in questo caso, se volessimo seguirli basterebbe rilanciare sempre + 1).