Regionali, quanti avvisi
Non è una novità. Fra i vincitori di queste elezioni c'è l'astensionismo, fatto che non può che preoccupare chi crede nella democrazia rappresentativa, la cui crisi dura ormai da un po' di tempo, senza che vi siano segnali di controtendenza. L'Italia sta uscendo dalla recessione, si inverte finalmente il trend negativo per l'occupazione giovanile, che ritorna a crescere, persino il Pil mostra segnali di vita, ma la partecipazione dei cittadini al voto rimane attorno al 50%.
POLITICA SEMPRE UGUALE. Le cause sono molteplici, e non tutte leggibili con facilità: stanchezza per una politica sempre uguale a se stessa, crisi dei partiti, questione morale, corruzione diffusa, crisi economica, e, forse, anche candidature non sempre azzeccate. E si potrebbe continuare, ma non voglio fare come quelli che criticano il giorno dopo e, come si suol dire, sparano sulla Croce Rossa.
Nuovi Municipi a Milano: una rivoluzione nelle mani del Consiglio comunale
Il treno della riforma del Decentramento del Comune di Milano è partito: in ritardo, ma è partito. Il tavolo di lavoro, composto dai rappresentanti di tutti i partiti/gruppi consiliari presenti in consiglio comunale e da tre presidenti di Consiglio di Zona, ha prodotto alcune sostanziali modifiche al Titolo VII dello Statuto comunale: riduzione da 41 (31 in Zona 1) a 24 consiglieri in ognuna delle 9 Zone che diventano Municipi, elezione diretta del Presidente del Consiglio di Municipio con nomina della relativa Giunta composta da 4 assessori, importante trasferimento di competenze ed adeguate risorse. Queste proposte passano ora alla discussione del Consiglio comunale, dopo il parere espresso da ognuno dei Consigli di Zona nei giorni appena trascorsi, nella speranza che entro l’estate si votino le modifiche allo Statuto.
Le elezioni, il PD e i territori
È utile fare alcune valutazioni politiche rispetto al risultato delle elezioni regionali che si sono appena svolte. A mio avviso, emerge in modo chiaro che è centrale accelerare il lavoro che ha costruito la commissione guidata dal Vicesegretario del PD Lorenzo Guerini e dal Presidente Matteo Orfini sulle regole interne. In discussione c’è sicuramente il rapporto del Segretario con le minoranze interne ma anche alcuni nodi da sciogliere su vicende concrete, in particolare sulla riforma della scuola e sulla riforma del Senato. Su queste riforme, l’orientamento di Matteo Renzi è quello di riaprire in parte la discussione, concentrandosi su alcuni punti (in particolare per ciò che concerne la riforma del Senato perché sulla scuola alcune modifiche sono state già apportate alla Camera dei Deputati). Resta che l’idea di base è quella di non prolungare all’infinito le discussioni.
Un anno da Sindaco
Rapporto da Sindaco agli elettori di Cusano Milanino.
E' passato un anno dal ballottaggio che ha determinato la mia elezione alla guida del Comune di Cusano Milanino ed è tempo di fare un primo bilancio dell’attività svolta fino a oggi.
I cinque anni di immobilismo che hanno preceduto questa Giunta hanno sicuramente aumentato le attese nei nostri confronti: vi aspettavate che i problemi legati al decoro, alla viabilità e alla qualità dei servizi del Comune venissero risolti in tempi rapidi e che, a distanza di un anno dall’inizio del nostro mandato, la città manifestasse i segni visibili del cambiamento.
In quest’anno abbiamo lavorato con impegno e dedizione per restituire bellezza al territorio e dignità alla cultura, riaprire il dialogo con le associazioni, migliorare i servizi educativi e quelli socio-assistenziali del nostro Comune.