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Gli eventi per la Giornata contro la violenza sulle donne

Written by Associazione Democratici per Milano.

DonneArticolo di Repubblica.

Il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per ricordare le vittime dei maltrattamenti e per combattere le discriminazioni e le disuguaglianze fra sessi. E a Milano anche quest'anno sono state organizzate numerose iniziative, per lo più appuntamenti virtuali a causa dell'emergenza coronavirus e delle disposizioni che limitano le attività nella zona rossa.
Questa mattina in Consiglio regionale i consiglieri hanno indossato una maglietta con la scritta 'non sei sola', in segno di solidarietà. E questa sera e domani le sedi istituzionali di Regione Lombardia si illumineranno per la ricorrenza. Il Belvedere di Palazzo Lombardia si colorerà di arancione in ricordo delle vittime e su Palazzo Pirelli comparirà la scritta "Non sei sola".
Domani la bandiera civica a Palazzo Marino verrà esposta a mezz'asta. Sempre a partire da domani sarà attivo anche il sito della Rete antiviolenza del Comune di Milano, per fornire alle donne le informazioni necessarie per chiedere aiuto. Collegandosi all'indirizzo www.reteantiviolenzamilano.it sarà possibile conoscere le iniziative della rete, le realtà che ne fanno parte e individuare i centri e i recapiti sulla mappa della città.

Alla vigilia di questa ricorrenza arriva la denuncia di ActionAid, che lamenta la mancanza di fondi sufficienti per sostenere le attività dei centri antiviolenza. La pandemia ha dimezzato il numero delle volontarie, soprattutto in Lombardia: "La scarsità di dispositivi di protezione individuale, l'obbligo di sanificazione degli ambienti, la mancanza o l'impossibilità di fare tamponi sono stati i primi ostacoli che le operatrici dei centri lombardi hanno dovuto affrontare. Tra il 2015 e il 2019 lo Stato ha assegnato alla Lombardia 10,8 milioni di euro, per il 2019 la Regione ne ha erogati solo 580 mila", spiegano dall'associazione. La richiesta rivolta alle istituzioni è di realizzare un Fondo di emergenza con risorse aggiuntive e prontamente disponibili, oltre a cabine di regia locali che garantiscano efficacia e coordinamento per le reti territoriali. La pandemia non ha fermato le iniziative programmate per la giornata del 25 novembre.

Nei giardinetti pubblici di via dell'Arcadia, in zona Gratosoglio nel Municipio 5, è stata installata una panchina rossa con dipinto il numero verde 1522 del telefono antiviolenza e stalking (attivo 24 ore su 24) e la scritta "Non sei sola". Un'iniziativa promossa da Cgil, Cisl e Uil di Milano. Un'altra panchina rossa, simbolo della violenza sulle donne, alla Fabbrica del Vapore. Dieci panchine rosse sono state posizionate all'interno del Parco Idroscalo come iniziativa della Città metropolitana, per contribuire a diffondere un messaggio positivo e per sensibilizzare su un tema così drammaticamente attuale. Su ogni panchina è stata fissata una targa con i numeri di telefono a cui possono rivolgersi le donne che necessitano di aiuto.

Sette stazioni, dall'Ortica al quartiere Cimiano, in cui sono state installate scarpette rosse e targhe commemorative dedicate alle donne vittime di violenza durante il periodo del lockdown. Si tratta del progetto "Scarpette rosse" dell'associazione Or.Me - Ortica Memoria, che si ispira al progetto d'arte pubblica "Zapatos Rojos" dell'artista messicana Elina Chauvet. Le scarpette rosse rappresentano simbolicamente ciò che le donne provano e il sangue delle violenze subite. Le targhe commemorative raccontano invece la storia della violenza.

Si è mobilitata anche la rete Non Una di Meno Milano con una conferenza stampa che si terrà il 25 novembre alle 15,30 per denunciare i numeri legati ai femminicidi e agli stupri, con un approfondimento del caso Alberto Genovese. Durante la conferenza stampa sarà presentata la "zona fucsia", la miglior garanzia contro il virus Covid e il virus patriarcato, una zona dove non esiste contrapposizione tra salute, reddito e fuoriuscita dalla violenza. Il 25 novembre verranno inoltre raccontate le iniziative milanesi e nazionali previste per la settimana di mobilitazione, a partire dalla performance collettiva sotto il Palazzo della Regione di sabato 28 novembre alle ore 15,30.

Le studentesse e gli studenti dell'Istituto Caterina da Siena hanno realizzato con il Municipio 3 un video contro la violenza, che rientra nel progetto "Digit all", promosso dall'Università Cattolica di Milano e sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Grazie al percorso di alternanza scuola-lavoro (PCTO) i ragazzi e le ragazze hanno prodotto manifesti per una campagna sociale contro la violenza sulle donne.

Anche i musei e i teatri di Milano, chiusi a causa delle norme in vigore nella zona rossa, hanno organizzato delle iniziative online: sul sito del PAC (Padiglione d'Arte Contemporanea) sarà trasmesso il video della performance dell'artista curda Zehra Do?an "In memoria di Hevrin Khalaf", realizzata il 23 novembre 2019 in occasione della sua prima mostra personale al Museo di Santa Giulia di Brescia.
Il Museo del Novecento propone, invece, l'opera della giovane artista Silvia Giambrone dal titolo "Nobody's room. Anzi, parla", che riflette sulle dinamiche di potere fondate sul genere che innervano la nostra società. L'esposizione virtuale è ospitata sulla piattaforma Google Arts & Culture ed è pensata come un work-in-progress interattivo, arricchito con i commenti e le impressioni dei visitatori.

La community IhaveaVoice ha organizzato una mostra d'arte virtuale dal titolo "Voci di donna", per sensibilizzare sulla violenza contro le donne. Le opere in mostra - realizzate da artiste che indagano con tecniche e linguaggi differenti l'oggettificazione del corpo femminile, la violenza fisica e psicologica, l'isolamento delle vittime e l'incomunicabilità del dolore - avrebbero dovuto essere esposte nella sala Montani della Casa dei Diritti di Milano, ma a causa della situazione di emergenza saranno esposte sul sito e sulle pagine social di Ihaveavoice.

"Il luogo più pericoloso. L'arte ai tempi del Covid" è il titolo dell'installazione che avrebbe dovuto essere ospitata nel cortile di Palazzo Reale, con l'esposizione di un centinaio di piatti da cucina di uso quotidiano in ceramica, decorati con frasi estrapolate dai media per minimizzare episodi di cronaca legati alla violenza o usate da chi compie la violenza per motivare il suo gesto. Ne è nata però una sequenza di fotografie che ritraggono le artiste Silvia Levenson e Natalia Saurin, madre e figlia, con altre donne e con i loro piatti. Le immagini sono visibili sui siti web www.silvialevenson.com e www.natalia.saurin.it. Grazie all'alleanza promossa dalla Commissione pari opportunità e Diritti civili tra il Comune di Milano e Pacta dei Teatri, durante la giornata del 25 novembre potrà essere seguito gratuitamente in streaming sul canale YouTube del teatro "Adesso Libere", spettacolo realizzato da PACTA dei teatri e Soccorso rosa onlus, tratto dallo spettacolo "Adesso basta! Istruzioni contro l'abuso".

Per tutto il mese di novembre alcune strutture del quartiere Selinunte - San Siro ospitano la mostra diffusa "Le Donne Parlanti": cinque gigantografie per sensibilizzare sulla tematica della violenza sulle donne anziane, fenomeno in aumento che spesso si consuma nel silenzio e nell'indifferenza. Le immagini dialogano con i visitatori attraverso un qr code e sono disponibili anche online sulla pagina Facebook del teatro Le Compagnie Malviste.

Domani, alle ore 15,30, si svolgerà il talk "Le donne di Selinunte", durante il quale l'attrice Vincenza Pastore leggerà alcuni testi tratti da storie vere. Un altro incontro si terrà alle 15: verrà presentato il libro "Il Web che odia le donne" di Rossella Dolce e Fiorenzo Pilla, trasmesso in diretta streaming su https://www.biblio.unimib.it/it/eventi/violenza-sulle-donne-rete. Alle ore 17, invece, sulla pagina webtvradio InComune del sito istituzionale del Comune di Milano, Daria Colombo condurrà un colloquio con Fabio Roia, magistrato da sempre al fianco delle donne contro la violenza, e con Miriam Pasqui, responsabile della Rete Antiviolenza del Comune. L'intervista, nell'ambito della rubrica settimanale "Milano. L'altro sguardo" affronta temi sociali dal punto di vista femminile.

La Casa di accoglienza delle donne maltrattate apre un confronto con esperte ed esperti sul tema della violenza agita dalle istituzioni, approfondendo il tema della ri-vittimizzazione (o vittimizzazione secondaria). Per questa occasione è stata pubblicata una guida, "La Doppia Violenza", disponibile sulla pagina del sito: www.cadmi.org/ladoppiaviolenza L

La mobilitazione per ricordare le donne vittime di violenza si fa sentire anche sui social: la piattaforma rosa Mama Chat lancia la campagna #UnaSuTre. Così il primo sportello di ascolto digitale in Europa, che aiuta le donne vittime di soprusi e in difficoltà psicologiche, scende in campo domani per dire no alla violenza sulle donne. Sempre domani Mama Chat invita a scaricare il filtro con #UnaSuTre, un hashtag che richiama un concetto già conosciuto e utilizzato nella lotta alla violenza contro le donne e uno sfondo di volti femminili in cui a una donna su tre è stata cancellata la bocca. Lo sfondo, una volta caricato sul proprio profilo, parte prima con tutte le donne in bianco e nero, andando poi a colorarne solo una su tre.

Mercoledì 25, alle 21, sulle piattaforme #ioRestoInSala e WantedZone sarà trasmesso il documentario "Sono innamorato di Pippa Bacca" di Simone Manetti, distribuito da Wanted Cinema. Con materiale d'archivio inedito, il documentario ricostruisce l'arte e la vita di Pippa Bacca e il suo ultimo viaggio, attraverso interviste alla madre, alle sorelle e alla compagna di performance Silvia Moro. E' l'8 marzo del 2008 quando Pippa Bacca e Silvia Moro partirono da Milano per Gerusalemme. La proiezione sarà preceduta da un'introduzione di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International; Rosalia Pasqualino di Marineo, sorella di Pippa Bacca; Simone Manetti, regista del film.

Articolo del Giorno.

Il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. In occasione di questa importante ricorrenza, domani, a Milano, la bandiera civica a Palazzo Marino verrà esposta a mezz'asta. "Un segno di lutto per le vittime di femminicidio, per esprimere solidarietà alle loro famiglie - ha detto Daria Colombo, delegata del sindaco per le Pari opportunità di genere - ma anche un simbolo dell'impegno della nostra città per la sicurezza e per il diritto al rispetto di tutte le donne. Milano ha fatto da capofila in questa scelta e l'esempio è già stato seguito negli anni da molti importanti comuni italiani riuniti nel 'Patto dei Comuni per la parità e contro la violenza di genere', lanciato nella nostra città l'8 marzo 2018''. Proprio allo scopo di fornire alle donne le informazioni necessarie per chiedere aiuto, è nato il sito della Rete Antiviolenza del Comune di Milano, operativo da mercoledì 25 novembre. Collegandosi all’indirizzo www.reteantiviolenzamilano.it sarà possibile conoscere le iniziative della rete, le realtà che ne fanno parte e individuare i centri e i recapiti sulla mappa della città.
Numerose le iniziative organizzate in città. A causa dell'emergenza coronavirus e delle disposizioni che limitano le attività nella zona rossa si tratta per lo più di appuntamenti virtuali.

Una panchina rossa, come simbolo della denuncia dei maltrattamenti nei confronti delle donne da parte di uomini violenti, è stata installata all'interno degli spazi della Fabbrica del Vapore nel Municipio 8 di Milano. Sulla panchina, collocata di fronte alla sede di Lyra Teatro, è riportata la frase "Non sei sola", in aggiunta al numero 1522 al quale le donne possono rivolgersi in caso di stalking o di violenze subite sotto il profilo fisico, psicologico, economico. Altre dieci panchine rosse sono state posizionate all'interno del Parco Idroscalo dalla Città metropolitana di Milano. "La battaglia è soprattutto culturale - ha detto la vicesindaca della Citta' metropolitana Arianna Censi - e si vincera' solo se sapremo fare rete. Le panchine sono un monito quotidiano, un segno di memoria e di speranza". Su ogni panchina è stata fissata una targa con i numeri di telefono di realtà locali e nazionali a cui ci si puo' rivolgere in caso di aiuto. Dal 1522 a quello della Caritas Ambrosiana e ai vari numeri dei Centri antiviolenza del territorio.

Una panchina rossa, come simbolo della denuncia dei maltrattamenti nei confronti delle donne da parte di uomini violenti, è stata installata all'interno degli spazi della Fabbrica del Vapore nel Municipio 8 di Milano. Sulla panchina, collocata di fronte alla sede di Lyra Teatro, è riportata la frase "Non sei sola", in aggiunta al numero 1522 al quale le donne possono rivolgersi in caso di stalking o di violenze subite sotto il profilo fisico, psicologico, economico. Altre dieci panchine rosse sono state posizionate all'interno del Parco Idroscalo dalla Città metropolitana di Milano. "La battaglia è soprattutto culturale - ha detto la vicesindaca della Citta' metropolitana Arianna Censi - e si vincera' solo se sapremo fare rete. Le panchine sono un monito quotidiano, un segno di memoria e di speranza". Su ogni panchina è stata fissata una targa con i numeri di telefono di realtà locali e nazionali a cui ci si puo' rivolgere in caso di aiuto. Dal 1522 a quello della Caritas Ambrosiana e ai vari numeri dei Centri antiviolenza del territorio.

Se c'è violenza non è amore. Amare è rispettare. Ogni cuore nasce libero. Non chiudere gli occhi, aprine altri. Non sei sola. Sono, queste, solo alcune delle scritte che da oggi decorano le serrande di sedici esercizi commerciali distribuiti in tutti i municipi della citta' di Milano, dalla prima saracinesca realizzata nei pressi del Gratosoglio, a Greco Pirelli, a NoLo; da Corvetto alla Ghisolfa, fino alle piu' centrali zone di Porta Ticinese, Crocetta, Corso XXII Marzo, Paolo Sarpi, Isola e City Life. Serrande che privati cittadini e imprese (il bar e il pub, l'agenzia assicurativa e la libreria, il Caf e lo studio del professionista) hanno messo a disposizione del progetto 'AmAbilita'', curato dall'associazione 'Libere Sinergie' e dallo IED, l'istituto europeo del design di Milano che ha materialmente dipinto le saracinesche. Il progetto, partito lo scorso giugno, giunge ora a compimento in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra domani.

Grazie all’alleanza promossa dalla Commissione Pari opportunità e Diritti civili tra il Comune di Milano e Pacta dei teatri, durante tutta la giornata del 25 novembre potrà essere seguito gratuitamente in streaming “Adesso libere”, spettacolo realizzato da Pacta dei teatri e Soccorso Rosa Onlus, tratto dallo spettacolo ‘Adesso basta! Istruzioni contro l’abuso’. Lo streaming sarà disponibile sul canale YouTube del Teatro all'indirizzo http://bit.ly/PACTAtube.

A partire dalle 9 e per tutto l’arco della giornata, sul sito del PAC Padiglione d’Arte contemporanea sarà trasmessa il video della performance dell’artista curda Zehra Doğan “In memoria di Hevrin Khalaf”, realizzata il 23 novembre 2019 in occasione della sua prima mostra personale al Museo di Santa Giulia di Brescia. Durante l’azione, Zehra Doğan dipinge di fronte a oltre 200 persone il ritratto di Hevrin Khalaf, segretaria generale del Partito del Futuro siriano, attivista per i diritti delle donne e in prima linea per il riconoscimento dell’identità del popolo curdo, uccisa il 12 ottobre 2019 dalle milizie mercenarie arabe che appoggiano l’offensiva turca. Le pagine del giornale utilizzate come supporto dell’opera sono quelle dei giorni in cui la notizia dell’uccisione è stata diffusa dai media. L’evento sarà disponibile all'indirizzo http://www.pacmilano.it/events/in-memoria-di-hevrin-khalaf/.

Il Museo del Novecento propone alla riflessione pubblica l’opera della giovane artista Silvia Giambrone dal titolo “Nobody’s room. Anzi, parla”, che riflette sulle dinamiche di potere fondate sul genere che innervano la nostra società. L’esposizione virtuale è ospitata sulla piattaforma Google Arts & culture ed è pensata come un work-in-progress interattivo che potrà essere arricchito durante la durata del progetto (fino al 6 dicembre) con i commenti, le impressioni e i contenuti vocali e scritti dei visitatori, divenendo una sorta di “archivio comunitario collettivo”. La pagina web, simile a un libro digitale da sfogliare e scoprire, è on line all'indirizzo https://artsandculture.1d5920f4b44b27a802bd77c4f0536f5a-gdprlock/story/nobody-s-room-anzi-parla/twLyjcPcFaeOIg e può essere raggiunta anche direttamente dal sito del Museo.

Per tutto il mese di novembre alcune strutture del quartiere Selinunte - S. Siro ospitano la mostra diffusa "Le donne parlanti": cinque gigantografie per sensibilizzare sulla tematica della violenza sulle donne anziane, fenomeno in aumento che spesso si consuma nel silenzio e nell’indifferenza. Le immagini dialogano con i visitatori attraverso un codice QR e sono disponibili anche on line sulla pagina Facebook del Teatro.

Inoltre il 25 novembre, alle 15:30, si svolgerà il talk "Le donne di Selinunte", durante il quale l’attrice Vincenza Pastore leggerà alcuni testi tratti da storie vere. Saranno ospiti Ardemia Oriani, vice presidente ANPI provinciale, e Diana De Marchi, presidente della commissione Pari opportunità del Comune di Milano. Anche da casa il pubblico potrà intervenire per condividere pensieri, esperienze e possibili soluzioni. Il talk potrà essere seguito in streaming su https://youtu.be/si84oh3q45s.

Una grande esposizione di un centinaio di piatti da cucina di uso quotidiano in ceramica, decorati con frasi estrapolate dai media per minimizzare episodi di cronaca legati alla violenza o usate dal violento per motivare il suo gesto, che testimoniano la guerra troppo spesso consumata all’interno delle mura domestiche. “Il luogo più pericoloso. L’arte ai tempi del Covid” è il titolo dell’installazione ‘vivente’ che avrebbe dovuto essere ospitata nel cortile di Palazzo Reale e si è trasformata in un’azione tra Palazzo Reale e piazza Duomo. Ne è nata una sequenza di fotografie che ritraggono le artiste Silvia Levenson e Natalia Saurin, madre e figlia, con altre donne e con i loro piatti. Le immagini sono visibili sui siti web www.silvialevenson.com e www.natalia.saurin.it.

Community di donne nata per sostenere e aiutare le donne, IHAVEAVOICE, inaugura il 25 novembre una mostra online, visitabile sul sito dell’associazione, che propone opere di artiste donne e indagano, con tecniche e linguaggi differenti, gli stereotipi di genere, l’oggettificazione del corpo femminile, la violenza fisica, l’isolamento delle vittime e l’incomunicabilità del dolore. Dipinti, sculture, video, installazioni e stampe che intendono coinvolgere visitatrici e visitatori, offrendo con sguardi differenti un messaggio condiviso contro la violenza di genere.

Mercoledì 25 novembre alle ore 15 verrà presentato il libro “Il web che odia le donne” di Rossella Dolce e Fiorenzo Pilla. Lontano dal fulgore degli strumenti innovativi che la Rete ci offre, vive e prolifera una galassia di gruppi, di chat, di forum che crescono e si autoalimentano di sentimenti d’odio e disprezzo, con unico e specifico bersaglio: le donne. Gli autori ne parlano in un incontro trasmesso in diretta streaming su https://www.biblio.unimib.it/it/eventi/violenza-sulle-donne-rete.

Sul canale youtube dell'associazione Pollicino Onlus sarà trasmesso oggi alle ore 21 l’incontro online " Connettere le solitudini. Il coraggio delle donne" tenuto dalla dott.ssa Pace.
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