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Interverremo per migliorare la situazione nelle carceri

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli a Radio Radicale (video).

Credo che la situazione che c’è nelle carceri sia grave, anche dal punto di vista del sovraffollamento: la conoscevamo da tempo e abbiamo provato ad intervenire, anche guardando all’emergenza covid. Il fatto che tutte le Regioni stiano intervenendo per vaccinare i detenuti è importante, al di là delle prese di posizione di qualche esponente politico.
Abbiamo messo in campo una serie di misure in relazione all’emergenza covid, che vanno dalla possibilità di rimanere fuori dal carcere per chi ha permessi di lavoro o permessi premio alla possibilità di ottenere gli arresti domiciliari per chi ha ancora da scontare fino a 18 mesi di pena.
Se si riuscisse a confermare queste misure in una fase non emergenziale potrebbe essere utile.
Un’altra strada possibile è quella che avevamo già cercato di intraprendere con l’ultimo decreto con cui si è intervenuti sul carcere, a cui avevo presentato un emendamento per chiedere la possibilità di aumentare da 45 a 60 giorni ogni sei mesi lo sconto di pena per buona condotta. Questo avrebbe prodotto la scarcerazione di molti detenuti. Su questo è nostra intenzione intervenire di nuovo, magari nel Decreto Aprile, in cui c’è una parte dedicata alla Giustizia.
Si può provare ad intervenire a fronte del covid e del disagio che hanno vissuto i detenuti in questo anno di reclusione dura e molto difficile, per chiedere di riconoscere un aumento del premio per buona condotta.

Sicuramente si può sempre migliorare ma bisogna anche guardare alle condizioni politiche e a ciò che si può fare concretamente oltre che a ciò che si può proporre.
Errori ne hanno fatti tutti. Credo, però, che vada riconosciuto l’impegno che ci abbiamo messo in questo anno a tutela di chi sta in carcere. Dovremo fare anche altro nei prossimi mesi.
Valuteremo anche con il Governo se c’è la disponibilità per fare delle cose.
Sicuramente la Ministra Cartabia esprime sul carcere un orientamento molto simile al nostro e attento ai temi della rieducazione e del reinserimento dei detenuti nelle società e, quindi, al trattamento interno ed esterno al carcere. Vediamo, quindi, se sarà possibile ottenere qualche risultato.
Ci sono poi alcuni temi che dobbiamo affrontare, guardando anche al Recovery Fund, per incrementare le assunzioni di personale, le pene alternative e il trattamento esterno.
Alla Camera dei Deputati è in discussione la riforma del processo penale e credo che si possa lavorare sul tema della giustizia riparativa, su cui la Ministra sembra essere molto sensibile, per trasformare alcune pene in contravvenzioni di fronte a reati di piccole entità.

Le sensibilità in materia di carcere sono molto diverse.
A causa del covid, la situazione all’interno delle carceri è divenuta molto pesante. C’è anche la necessità di ripristinare al più presto gli spazi di trattamento, di studio, di lavoro, di aggregazione all’interno delle carceri che quasi ovunque da quando è iniziato il covid e c’è stata la rivolta sono preclusi.
Su questo bisogna intervenire perché altrimenti il carcere diventa soltanto un luogo di espiazione, di sofferenza e questo non è ammissibile.
Penso che ci siamo molti parlamentari che pensano questo mentre altri, come abbiamo visto in questi giorni con la polemica sui vaccini nelle carceri, pensano che chi sta in carcere sia una persona di serie B che deve pagare i propri errori duramente e lo Stato deve rispondere buttando via le chiavi.

La Ministra Cartabia ha una grandissima attenzione e sensibilità rispetto alla condizione carceraria e complessivamente sulle questioni del sistema penale e va aiutata. Personalmente, sono per presentare anche i disegni di legge sul tema ma noto che ciò che abbiamo ottenuto in questi mesi è stato grazie ad emendamenti presentati ai decreti già in discussione che ci hanno fatto fare passi avanti, come la norma per garantire le telefonate quotidiane dei detenuti a famigliari malati o ai figli, oppure la possibilità per chi ha permessi premio o di lavoro di restare fuori dal carcere.
Gli emendamenti, quindi, sono strumenti che ci hanno consentito di fare piccoli passi avanti ma di farli subito. Le proposte di legge sono importanti, danno il senso di una volontà di riforma ma in una fase di emergenza come questa, l’iter di approvazione sarebbe troppo lungo, dato che c’è la necessità di due passaggi parlamentari.
Il Decreto Aprile parte dal Senato e lì proveremo a intervenire con emendamenti per ottenere qualcosa in più.

Video dell'intervista»

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