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La ex scuola comunale di via Cabella

Written by Rosario Pantaleo.

Rosario PantaleoArticolo di Rosario Pantaleo.

Quando, nell’autunno del 2006, iniziai ad occuparmi della struttura scolastica di proprietà comunale di via Cabella (1.600 mq. di superficie coperta, utilizzata dalla Provincia di Milano come sede per la scuola “Rosa Luxemburg", successivamente traferita al quartiere degli Olmi), era in itinere la sua restituzione dalla Provincia al Comune di Milano. La struttura, costruita nel 1960 con il sistema della prefabbricazione, doveva durare, come tante altre strutture analoghe, per un periodo di 30 anni e poi essere abbattuta. Essendo inutilizzata e temendo ulteriori occupazioni abusive richiesi, in più riprese, di metterla in sicurezza, allontanando gli estranei, prevenendo nuove occupazioni e impegnando a l’assessore alla “Famiglia, Scuola e Politiche Sociali” dell’epoca.
Dato che non accadeva nulla di positivo (i tempi erano quelli della consiliatura Moratti), insieme con altri promossi una raccolta di firme (accompagnata dall’approvazione di una delibera, da una mia mozione in Consiglio di Zona 7), per sollecitare l’Amministrazione a prendere provvedimenti. In pochi giorni raccolse 760 firme che vennero recapitate al Sindaco. Purtroppo, ciò non impedì che l’area e la struttura scolastica venissero inserite nel Fondo Immobiliare incaricato della vendita di beni del Comune (BNP Paribas). Successivamente, dietro una mia esplicita richiesta, ricevetti dall’Assessore coinvolto una risposta secondo cui “...la riqualificazione dell’area dovrà essere promossa dal soggetto che avrà acquisito l’immobile”. Chiara ed esaustiva della volontà dell’Amministrazione comunale dell’epoca.
A seguito di questa determinazione, mi sono più volte fatto parte attiva, anche con il gestore dei Fondi Immobiliari, affinchè l’area e lo stabile fossero costantemente monitorati sotto il profilo della sicurezza, tenuto conto dell’inserimento in un contesto fortemente urbanizzato. Inoltre, emerse la possibilità di trasferire le volumetrie da questo a un altro immobile, sempre di proprietà comunale, in corso di Porta Romana, al fine di restituire l’area e la struttura scolastica nella disponibilità del Comune. Visto il tempo trascorso, nel giugno del 2016 chiesi all’Amministrazione di riprendersi l’area per consentirne la fruizione pubblica e sociale, suggerendo la realizzazione di una Casa delle Associazioni di Baggio, piuttosto che un intervento di co-housing e/o housing sociale per anziani, con supporto di badanti di condominio etc.
Nel luglio del 2016, purtroppo, l’operazione sperata di trasferimento di volumetrie non si concretizzò e l’immobile di Corso di Porta Romana venne venduto senza incremento volumetrico rimanendo l’area di via Cabella inserita nel Fondo Immobiliare per la sua cessione a mezzo di asta pubblica. A seguito di questi indirizzi, proposi in Consiglio comunale un ordine del giorno collegato al bilancio 2017 (ed approvato) che invitava al rientro dell’area di via Cabella nelle disponibilità comunali. Purtroppo l’invito non venne “atteso” e l’area e l’immobile vennero in seguito ceduti al valore di 3,3 milioni di euro. A carico dell’acquirente, la società commerciale di vendite al dettaglio “Tigros”, rimane l’onere dello smantellamento della struttura scolastica e l’eventuale bonifica. Dopo tale passaggio di proprietà, nell’agosto del 2019 l’azienda si attiva per la richiesta del Permesso a Costruire relativo al progetto complessivo che, nel frattempo, era stato presentato in maniera preliminare presso il Consiglio di Municipio 7 (Gennaio 2019). Un progetto successivamente modificato al fine di migliorare la fruizione pubblica e ambientale dell’area nella sua completezza.
Dopo quasi 15 anni di vicende varie, il percorso che porta alla riqualificazione dell’area parrebbe terminato. Un dato positivo è costituito dal fatto che l’eliminazione della struttura scolastica (il cui costo era stato contabilizzato tra 500.000 e 700.000 euro), attesa da molto tempo e il Comune, ha comportato un’entrata nel bilancio comunale di 3,3 milioni di euro (oltre che il risparmio delle opere di smantellamento della scuola) che di questi tempi sono un importo significativo.
Si poteva fare di meglio? A mio avviso si, se si fosse tenuto conto della proposta di utilizzo sociale dell’area con l’edificazione, come detto, di una Casa delle Associazioni per Baggio e di residenze di co-housing/housing sociale. Non si sentiva, però, la necessità di un ulteriore media struttura di vendita, visto che nell’area di Baggio sono presenti già altri supermercati quali Esselunga, Lidl, EuroSpin, due CarreFour, e senza dimenticare il vicino Iper Coop La Torre.
Molta la concorrenza tra loro ma, soprattutto, un nuovo problema per i negozi di vicinato che già la pandemia ha “bastonato” con una certa virulenza e che, proprio nel periodo più critico dello scorso anno si sono dimostrati un importante elemento di supporto e presidio sociale, in particolare per coloro che avevano problemi ad uscire di casa.
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