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Sei Giorni Enduro: mancano ancora le autorizzazioni

Written by Giuseppe Villani.

Giuseppe VillaniDal 30 agosto al 4 settembre 2021, tra la Valle Staffora e la Val Curone, tra le province di Pavia e Alessandria, è previsto lo svolgimento della 95esima edizione della Sei Giorni di Enduro (Isde), organizzata dal Moto Club Pavia Asd, in collaborazione con FXAction Group Srls di Roma e sotto l’egida della Federazione motociclistica italiana. Si tratta di 900 chilometri di percorsi con la partecipazione di 712 piloti provenienti da 30 nazioni, assieme a 3mila persone tra tecnici e collaboratori dei team. “Ma al 15 giugno nessuna richiesta di autorizzazione per lo svolgimento della manifestazione è stata inoltrata agli enti competenti così come previsto dalla normativa regionale, soprattutto nel caso in cui il territorio interessato sia ricompreso in una area protetta regionale o nazionale, visto che in questo caso gli enti gestori sono tenuti a esprimere un parere preventivo vincolante”, fanno sapere Fabio Pizzul e Giuseppe Villani, capogruppo regionale del Pd e consigliere della provincia di Pavia, che sulla vicenda hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta alla Giunta regionale.
“La norma parla anche di opere compensative e di pulizia e manutenzione del percorso, di deposito cauzionale e garanzie fideiussorie bancarie, copertura di costi, tutela di sentieri e mulattiere – spiegano ancora i dem –. Oltre tutto, serve che si insedi un tavolo tecnico ufficiale tra Comunità montana e organizzatori della manifestazione, i quali sostengono che sia stato avviato, ma non risulta”.
I consiglieri Pd si fanno, tra l’altro, portatori delle “preoccupazioni mostrate da tempo da alcuni soggetti istituzionali e dalle associazioni ambientaliste e di cittadini che non riescono a comprendere quale sarà l’impatto della manifestazione sul territorio. E i tempi sembrano ormai strettissimi, ma le norme non possono certo essere bypassate, magari in nome del difficile periodo post Covid”.
Per questo Pizzul e Villani chiedono alla Giunta e all’assessore competente “se non intendano intervenire direttamente presso i soggetti organizzatori per chiarire loro quali sono le procedure ineludibili per l’effettuazione della manifestazione; se non ritengano indispensabile richiedere agli organizzatori stessi i termini reali della manifestazione, cioè il percorso, le relative caratteristiche, gli orari di passaggio, la complessità della macchina organizzativa che esercita pressione sul territori, sul traffico locale e le implicazioni in termini di supporto della funzione pubblica, i protocolli di sicurezza adottati e certificati”.

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