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Il cambiamento partirà dalle città, ci servono risorse

Written by Giuseppe Sala.

Giuseppe SalaArticolo pubblicato da Il Giorno.

Attacca il Governo perché i fondi anti-crisi per le città non arrivano. Spera che le pur contestate nuove piste ciclabili abbiamo il consenso di più del 50% dei milanesi. Chiama a raccolta le forze vive dalle metropoli, dai giovani agli stranieri, per avviare la ripartenza della Milano post-Covid. Il sindaco Giuseppe Sala riprende l’attività pubblica dopo le vacanze in Liguria partecipando in videocollegamento da Palazzo Marino al dibattito del Meeting di Rimini intitolato "Abitare, vivere, lavorare nelle città: cosa cambierà nelle nostre metropoli".
Con lui i sindaci di Madrid José Luis Martínez-Almeida e di Rimini Andrea Gnassi e l’architetto inglese Andy Bow. Sala è netto sulla ricetta per far uscire l’Italia dalla crisi: "Se cambiamento dovrà avvenire, avverrà nelle città. Milano sta pagando un prezzo alto perché è caduta dall’alto. Ma ha le capacità, dall’università all’imprenditorialità, per venirne fuori. Ma ci credono anche i Governi che le città saranno il motore di cambiamento o no? Perché se ci credono ci sono delle conseguenze: devono affidare compiti e fondi alle città metropolitane e chiamarle a fare la loro parte. Io non sono così sicuro che il nostro Governo abbia questo credo. Il mio invito, invece, è riflettere su questo aspetto, per capire se veramente dalle città si riparte. Io dico di sì".
Il discorso si sposta sui cambiamenti nella viabilità cittadina, in primis sulle nuove piste ciclabili in corso Venezia, corso Buenos Aires e viale Monza (oggi l’inizio dei lavori in quest’ultima strada). Bow, progettista del Millennium Bridge di Londra, dice di essere "curioso di vedere le nuove piste ciclabili create a Milano". Sala lo invita nel capoluogo lombardo e sottolinea: "Noi stiamo facendo 35 chilometri di nuove piste ciclabili. Non tutti sono lì a fare la ola", insomma non tutti sono favorevoli, ma il sindaco aggiunge: "Spero che più del 50% dei cittadini sia convinto della bontà di questa scelta, e non lo dico in senso elettorale (le Comunali sono nella primavera del 2021, ndr ). Alcuni non sono d’accordo. Cercheremo di trovare condivisione, ma bisogna andare avanti. Questo è il momento del coraggio".
Il numero uno di Palazzo Marino indica "tre regole" per la ripartenza di Milano. La prima: "Sforziamoci di non avere nostalgia del passato. Si può e si deve cambiare". La seconda: "Chiariamo ai cittadini ciò che faremo a sostegno di chi è in difficoltà, ma anche per il rilancio della città. Non si può accontentare tutti". La terza: "Chiamiamo i giovani alle loro responsabilità. Aiutiamoli a investire e a cambiare lavoro. Risolviamo i loro problemi, ad esempio i prezzi alti delle case. Ma anche le comunità straniere spesso hanno determinazione e volontà per mettere tutto in discussione".
Sala ammette che il “Modello Milano’’ è stato "colpito" dall’emergenza Covid ("abbiamo avuto 2.200 morti"), ma è convinto che la città troverà una formula per uscire dalla crisi: "I valori della città non si sono persi. Tiriamoci su le maniche, servirà tanto lavoro, ma ce la faremo". Il sindaco non crede nelle scorciatoie: "Non evocherei i poteri commissariali, e lo dico da ex commissario di Expo. È il momento di risolvere i tanti problemi del Paese".

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