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Si è confermata l’unica maggioranza possibile in Parlamento

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli a SkyTg24 (video).

Questo è un punto di partenza per provare a consolidare una maggioranza e costruire un patto di Legislatura ci porti alla fine della Legislatura ma, soprattutto, che metta in campo quelle riforme che servono per mettere il Paese davvero nelle condizioni di beneficiare dei soldi dell’Europa. Abbiamo bisogno di un Paese che abbia una Pubblica Amministrazione meno lenta. Abbiamo bisogno di un Paese che possa decidere le cose più velocemente. Abbiamo bisogno della riforma della Giustizia Civile e della Giustizia Penale. Oggi è un primo passo. Lavoriamo a quel patto di Legislatura a cui stavamo lavorando già prima, anche con Italia Viva, in un percorso che Italia Viva ha deciso di interrompere e a questo punto lavoriamo.
Penso che ci sono tanti senatori di Italia Viva che hanno condiviso con noi un’esperienza di Governo durata un anno e sei mesi e credo che siano, come noi, orgogliosi dei risultati ottenuti a cui credo che dovremo continuare a rivolgerci. Mi pare che ci sia un pezzo di Parlamento, nel centrodestra che si sente stretto dentro il centrodestra a guida sovranista, come quello che c’è in Italia.

Ciampolillo e Nencini, credo che semplicemente siano due persone che sono arrivate per ragioni loro in ritardo al voto. La qualità del voto, comunque, non sarebbe cambiata: sarebbe finito 154 a 140. Un dato è certo rispetto a quello che è emerso ieri: questa è l’unica maggioranza possibile in questo Parlamento, non ce ne sono altre. Mi pare evidente da tutti i dati, a meno che qualcuno non pensi che Italia Viva possa restare unita costruendo relazioni o addirittura coalizioni con il centrodestra. Questa, quindi, è l’unica maggioranza possibile in questo Parlamento.

La campagna acquisti della Lega sui Cinque Stelle è aperta da molto tempo, tant’è vero che ieri sono stati circa una decina i Cinque Stelle che non hanno votato con la maggioranza e sono quattro quelli passati con il gruppo della Lega.
Io non demonizzo questo: è normale ed è la politica.
È sbagliato demonizzare il fatto che si cerchi in maniera trasparente di rafforzare una maggioranza di Governo come se fosse uno scandalo, inoltre mi pare che su questo la Lega non abbia da dare lezioni a nessuno.

Penso che bisogna avere un po’ più di rispetto per i senatori.
A me non risulta che sia stato dato o promesso nulla a Causin o Maria Rosaria Rossi e tanto meno a Ciampolillo. A me risulta, invece, che ci sia un problema politico nel centrodestra, perché c’è una parte del centrodestra – e non sono solo quelli che ieri si sono già fatti avanti e hanno votato la fiducia al Governo – che si trova a disagio. C’è una parte di Forza Italia che è europeista. Bisogna prendere atto che una parte di Forza Italia è davvero europeista e si trova a disagio dentro ad un centrodestra a trazione sovranista e antieuropeista e prima o poi questo doveva emergere e forse emergerà in queste settimane.
Questa è politica non è mercato delle vacche.
La Lega deve spiegare come possono tenere insieme nel centrodestra forze liberali ed europeiste con Salvini e la Meloni. Questo è il tema vero.

È evidente che Conte oggi è ancora Presidente del Consiglio perché gli hanno fatto scudo 156 voti al Senato e non certo il Presidente della Repubblica, che fa il suo lavoro e cerca di rappresentare al meglio il Paese, garantire le regole della democrazia e richiamare tutti a guardare alla necessità di una politica che si occupi dei problemi dei cittadini e non dei propri.
Penso che quella di ieri si è confermata l’unica maggioranza possibile in Parlamento.
Sono ottimista - e anche dal dibattito parlamentare mi pare che siano arrivati segnali - sul fatto che si possa allargare la maggioranza e costruire un patto di Legislatura per fare quello che serve ai cittadini: gestire la pandemia, rilanciare l’economia del Paese e fare alcune riforme importanti.
Sono ottimista ma, ha ragione Bettini, come dimostra il voto parlamentare di ieri, oltre a questa maggioranza non c’è altro.

Tutti, a partire dal Presidente del Consiglio, abbiamo chiarito che il voto di ieri è un primo passo. La volontà sulla base della quale abbiamo anche votato la fiducia è quella di costruire un patto di Legislatura che sia in grado di aggregare altre forze, che sono quelle a cui ha fatto appello il Presidente del Consiglio, sapendo che ovviamente nel momento in cui si costruisse un’operazione politica di questo tipo ci sarebbero anche delle conseguenze organizzative che garantirebbero la possibilità di avere la maggioranza in tutte le Commissioni e nell’assemblea dei capigruppo.

Il Paese ha problemi molto seri che vanno affrontati e non vanno semplicemente declinati per spiegare che chi è al Governo sbaglia tutto.

Video dell’intervento» 

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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