Il confronto con il digitale resterà nel nostro modo di organizzare il lavoro
"Il confronto con il digitale resterà nel nostro mondo di organizzare il lavoro, di frequentarci, di incontrarci, anche dopo la pandemia per il Covid. Quindi, dobbiamo assolutamente studiare ed esplorare questo tempo nuovo". E' l'esortazione del ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo dalla sala Spadolini del Mic alla presentazione del nuovo Rapporto Civita, 'Next Generation Culture - Tecnologie digitali e linguaggi immersivi per nuovi pubblici della cultura', con un focus particolare sui musei. "Ci siamo tutti trovati di colpo immersi in un cambiamento epocale, cui siamo arrivati in modo traumatico - osserva Franceschini - In un anno è cambiato quello che più o meno sarebbe normalmente cambiato in dieci anni e nella nostra vita sono entrate prepotentemente delle situazioni che non credevamo di conoscere e non immaginavamo di incontrare così in fretta".
Italia leader in sicurezza alimentare
"L'Italia è da sempre leader mondiale sul tema della sicurezza alimentare, siamo sempre stati in prima fila per la food security: ospitiamo non casualmente le tre agenzie dell'Onu - Fao, Wfp e Ifad - che si occupano di agricoltura e alimentazione e abbiamo incentrato l'Expo 2015 sul tema del cibo e della sicurezza alimentare". Lo ha detto la viceministra agli Esteri, Marina Sereni, intervenendo al webinar del PD intitolato "Diritto al cibo. Per un'alimentazione sostenibile". Sereni sottolinea in questo ambito "la tradizione italiana nella sua proiezione internazionale: non poteva essere diversamente in questo 2021 di presidente italiana al G20 e a maggior ragione di fronte all'impatto della crisi del Covid sul tema della sicurezza alimentare. Prima della pandemia avevamo 690 milioni di persone che soffrivano la fame ma le stime di Fao e Wfp è che altri 83-182 milioni potrebbero precipitare in uno stato di insicurezza alimentare e malnutrizione a causa del Covid". Rendere effettivo il diritto alla protezione dei rifugiati
"Il diritto internazionale prevede protezione per coloro che sono costretti ad abbandonare la propria casa e il proprio Paese in ragione di conflitti, persecuzioni, condizioni climatiche, calamità naturali e carestie. Oltre 80 milioni di persone sono in fuga, secondo l’Alto Commissario delle Nazioni Unite che, ad oggi, si trova a proteggere quasi 100 milioni di individui. La Giornata odierna impone una riflessione per rendere effettivo l’esercizio di questa responsabilità internazionale". Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato.

