"L'Italia dovrebbe ratificare la riforma del Meccanismo europeo di stabilità. Perché può anche aiutare a prevenire future crisi bancarie. "È come un'assicurazione contro gli incendi. Nessuno vuole dar fuoco alla casa, ma è sempre utile averne una. Il contrario sarebbe da incoscienti». A dirlo è stato David Sassoli, presidente del Parlamento europeo. "Siamo tutti un po' colpevoli", prosegue, rispondendo alle domande del quotidiano La Stampa. "La politica e i media non hanno spiegato molto bene. Il Mes nessuno te lo può imporre. Devono essere i governi a richiederne l'attivazione. Sembra di essere tornati a 10 anni fa, quando pareva che Bruxelles volesse imporre qualcosa. Non è così oggi. E rimarco un aspetto. C'è una garanzia molto importante nella riforma proposta: quella che riguarda il sistema bancario. Poi ci potrebbe essere un'assicurazione contro le crisi creditizie, nessuno vuole incendiare la casa, ma è sempre meglio averne una. Inoltre, c'è la linea sanitaria del Mes, e nessuno l'ha usata". 

"Continuiamo a pensare che anziché commentare le dimissioni del dott. Nordio, che peraltro in Antimafia non aveva mai esercitato la sua consulenza, dovremmo impegnarci tutti per rilanciare il lavoro della commissione. L'Antimafia, ancor più in questo momento, serve ed è responsabilità di tutti difenderla e non minarne la credibilità facendone oggetto di polemiche di parte. Per il Pd bisogna creare le condizioni per far ripartire i lavori col contributo di tutti e smetterla con la propaganda".
Così il senatore Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd e capogruppo dem in commissione Antimafia.

"Nel decreto legge approvato ora in Consiglio dei Ministri ulteriori 1.000 euro per gli stagionali del turismo e per artisti, maestranze e lavoratori intermittenti dello spettacolo".
Così su Twitter il ministro per i Beni e le Attivita' culturali e per il Turismo, Dario Franceschini. 

Nel 2020, da gennaio al 31 ottobre, a Milano sono stati assegnati 863 alloggi di edilizia popolare, di cui 549 del Comune e 314 di Aler (Regione Lombardia). I numeri delle assegnazioni hanno risentito dell'emergenza Covid e dei tempi necessari alle modifiche al regolamento regionale, in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale del gennaio scorso che ha sancito l'illegittimità del requisito di almeno 5 anni di residenza o di svolgimento dell'attività lavorativa in Lombardia per poter accedere ad una casa popolare. Nel 2021 l'offerta abitativa pubblica in città secondo il Piano annuale approvato dalla giunta del Comune, sarà di 2214 appartamenti. "La velocità e la quantità di assegnazioni dipenderanno dal funzionamento del regolamento della Regione Lombardia, che dobbiamo rispettare. Nel corso di quest'anno, purtroppo, il meccanismo si è inceppato e ci ha bloccato, impedendoci di procedere come avevamo programmato - ha spiegato in una nota l'assessore alle Politiche sociali e abitative del Comune, Gabriele Rabaiotti -. Ci auguriamo che le modifiche che la Regione sta in questo momento introducendo al regolamento possano produrre un diverso effetto sulla rapidità delle assegnazioni".