Il Governo candidi Milano a sede del Tribunale dei Brevetti

Con Alessandro Alfieri abbiamo chiesto con una interrogazione che il governo candidi Milano a sede Del Tribunale Unificato dei Brevetti. La sede era prevista a Londra, ma la Gran Bretagna ha appena approvato l'uscita dallo specifico accordo Ue. Il 10 settembre il Comitato Preparatorio TUB proporrà formalmente agli Stati membri di suddividere le funzioni svolte da Londra tra le sezioni di Parigi e Monaco di Baviera. Successivamente si aprirà una nuova fase in cui sarà possibile avanzare nuove candidature. E Milano ha tutte le carte in regola. L'Italia è uno dei paesi membri con il maggior numero di brevetti registrati, con 500 cause messe a ruolo ogni anno, di cui 224 solo a Milano (e di queste 200 di brevetti europei).
Dove sono i 25mila tamponi garantiti da Gallera a maggio?

La Lombardia è stata la regione più colpita dall'emergenza Coronavirus.
Riguardo alla gestione post lockdown da parte della Giunta Fontana, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Carlo Borghetti, consigliere regionale quota Pd.
Uno dei temi centrali del dibattito politico in Italia riguarda il ritorno dai vacanzieri dall'estero, correlato alla necessità di disporre del dovuto numero di tamponi. La Lombardia dispone di un areoporto non indifferente come Malpensa...
Perché una rete unica e a quali condizioni

Il primo divario digitale in Italia è quello della infrastruttura, un gap che blocca lo sviluppo dei servizi sia civili che industriali, della mobilità intelligente e della transizione tecnologica (siamo, secondo l'indice DESI, al 25° posto in UE per livello di digitalizzazione).
Se vogliamo portare la banda larga e ultra larga in tutto il paese abbiamo bisogno di un'infrastruttura avanzata, capillare, veloce ed efficiente, che arrivi ovunque nelle aree di mercato e a quelle cosiddette "bianche" cioè a fallimento di mercato. Anche se in teoria una concorrenza tra diverse reti e relative società potrebbe essere la soluzione ottimale, dobbiamo però chiederci se nel nostro paese, dove non c'è stato uno sviluppo di una rete via cavo, ci siano risorse sufficienti da impiegare in una duplicazione dell'infrastruttura.
Roma 1960: Le Olimpiadi che incantarono il mondo

L’Italia del 1960, nonostante lo sviluppo impetuoso degli anni 50 che aveva fatto parlare di un vero e proprio boom economico, era ancora per certi versi, un Paese premoderno che, veniva dal punto di vista politico, dai drammatici giorni del luglio che con il governo Tambroni, l’avevano portato ad un soffio di una vera e propria guerra civile.