Intervento di Alessandro Del Corno.
Ho sempre ritenuto Achille Occhetto, ultimo segretario del PCI, una figura politica che incrociando un passaggio ineludibile della Storia, cioè, la caduta del Muro di Berlino, ebbe un grande coraggio ed in Italia, non era affatto scontato, archiviando, la specificità del comunismo italiano e trasformandolo in PDS.
Detto ciò, ho sempre ritenuto altresì che appunto per il suo passato da Dirigente di primo piano del PCI, fino ad esserne diventato Segretario, dopo le dimissioni di Natta (grande latinista), già nei primi anni novanta, era un leader usurato dal tempo, per un partito che, si proponeva definitivamente, di passare dalla logica dell’opposizione e di proporsi come forza di governo, ma forse per fare ciò, bisognava avere ancora più coraggio di quello che ebbe Occhetto, nel fare i conti con la propria storia.
Nell’intervista»