Difficile comprendere le ragioni politiche della scissione
"Le ragioni politiche della scissione di Italia Viva sono difficili da comprendere. Se l’obiettivo era quello di riorganizzare lo spazio politico in modo più coerente, temo che gli effetti, almeno al momento, siano diversi da quelli sperati. In quello stesso spazio “liberal-democratico” oggi c’è solo un soggetto in più. Credo che le ragioni vere di questa scelta risiedano invece altrove. Lo dico con rispetto per Matteo, ma credo che faccia molta fatica a stare in una comunità collaborativa, preferendo invece un sistema che risponda pienamente a lui. È questo quello che più ci distingue". Lo scrive su facebook il sindaco di Milano, Beppe Sala.


"Nel 21-22 il fascismo cresceva sempre più. Popolari, socialisti e liberali avevano la maggioranza in Parlamento, fecero nascere i governi Bonomi, Facta 1, Facta 2. La litigiosità e le divisioni li resero deboli sino a farli cadere facendo trionfare Mussolini. La storia dovrebbe insegnare". Lo scrive su Twitter il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini.
"Il carattere di un uomo e' il suo destino. Il Partito democratico e' il piu' importante partito progressista italiano e un punto di riferimento in Europa. Non si devono indebolire i partiti, ma lavorare per renderli piu' forti".