Ci lasciamo alle spalle le pulsioni che hanno messo nell'angolo Paese
"Con la nomina di Paolo Gentiloni a Commissario per gli Affari Economici l'Italia riprende il suo posto nella famiglia europea, lasciandosi alle spalle quindici mesi di pulsioni antieuropee che hanno messo nell'angolo l'Italia". Lo ha dichiarato Piero Fassino, vicepresidente della commissione Esteri della Camera. "L'autorevolezza e l'esperienza di Gentiloni - ha sottolineato ancora l'esponente Pd - saranno preziose per perseguire l'obiettivo di aprire una pagina nuova della integrazione europea, per una Ue più vicina ai cittadini e promotrice di crescita, lavoro, diritti e solidarietà".



"Sta nascendo un governo sulla base di un accordo politico. E il premier non e' un notaio, come nel precedente governo gialloverde. E ora mi auguro che il presidente Conte si voglia definire un presidente popolare e non piu' populista come 14 mesi fa". Cosi' il senatore del Pd Luigi Zanda nel suo intervento nel dibattito sulla fiducia al governo Conte. "Noi sappiamo bene la difficolta' dell'impegno che abbiamo davanti: se riusciremo a lavorare bene garantiremo innanzitutto una nostra corretta appartenenza all'Europa - osserva Zanda -. Fondamentale sara' la coesione dei gruppi parlamentari di maggioranza. Perche' questo governo dovra' anche rispondere agli attacchi alla nostra democrazia parlamentare. Mi auguro che il M5S rifletta su questo e si comporti di conseguenza. Questo governo e' nato anche per difendere la democrazia rappresentativa. Abbiamo reagito all'arroganza di Salvini. Bene. Ora rendiamo piu' efficiente la nostra democrazia parlamentare", ha concluso l'esponente dem.
"La differenza rispetto al precedente Governo è che M5S e Lega sono andati avanti per tutta la durata del loro Governo a fare maggioranza e opposizione contestualmente mentre mi pare che oggi il primo dato di discontinuità evidente dal risultato del lavoro di costruzione dell’alleanza e anche dalle cose dette e fatte ieri in Consiglio dei Ministri sia che questo clima non c’è più. Oggi c’è un Governo normale in cui c’è una maggioranza normale, in cui tutti tendono a sostenere il Governo e non a sventolare la propria bandierina di parte considerando il governare una campagna elettorale permanente ma considerando il governare una cosa che deve essere utile al Paese. In questi giorni c’è già stato anche un altro segnale di discontinuità evidente: ora c’è un Governo che ha un rapporto con l’Europa diverso da quello precedente.