Chi tocca muore

È spiacevole dover pensare che nel nostro Paese ci debba essere sempre una "conventio ad excludendum" nei confronti di una forza politica, ma è fuori discussione che i vincoli internazionali esistono e determinano le scelte politiche e lo stesso assetto istituzionale del Paese.
Nel primo cinquantennio repubblicano il vincolo fu la scelta occidentale, o, se si vuole il rapporto organico del principale partito di opposizione, il PCI, con una Nazione retta da un'aggressiva dittatura (occorre ricordare che anche la piccola pattuglia parlamentare missina della Prima legislatura, guidata da Giorgio Almirante, si oppose insieme a comunisti e socialisti all'adesione dell'Italia alla NATO, in nome di un sovranismo che ancora non veniva chiamato così).
L'immigrazione e l'economia

Le supposte parole del Segretario Zingaretti riportate oggi su qualche giornale sono state smentite dallo stesso Segretario.
Noi semplicemente continuiamo a pensare che questo Governo esiste e continua a esistere perché serve al Paese e perché mette in campo iniziative e concretezza sull’economia e anche sui grandi problemi del Paese. Lo abbiamo fatto e lo abbiamo fatto bene nel contrasto alla pandemia e lo stiamo facendo bene anche con i DPCM perché oggi è il momento di non abbassare guardia e bisogna trovare un equilibrio tra la necessaria ripartenza e una domanda di normalità, che soprattutto durante le vacanze c’è, e le precauzioni che sono necessarie.
Sostenere in ogni modo chi ha il coraggio di lottare in Bielorussia

In Bielorussia, Lukashenko "vince" per la sesta volta con un modesto 80% o giù di lì e subito riceve le congratulazioni di Putin e del Presidente della Repubblica Popolare cinese Xi Jinping!
A contrastarlo sono state tre donne: la sfidante è una giovane insegnante Svetlana Tikhanovskaja che si è candidata per tenere viva la voce e la testimonianza del marito, un blogger attivista dei diritti umani, Serghej Tikhanovskij (guarda caso imprigionato), e con lei si sono schierate due coraggiose donne politiche Veronika Tsepkalo e Maria Kolesnikova, dimostrando voglia di unità e di cambiamento in un Paese senza libertà e senza vera democrazia.